I pazienti obesi covid rischiano sintomi più severi
Per coloro che soffrono di obesità o sono in sovrappeso contrarre il covid può essere più rischioso e i sintomi possono essere più severi. Lo attesta uno studio, pubblicato sulla rivista Obesity Surgery, promosso dall’Emilia-Romagna, in particolare dal Centro di Chirurgia Bariatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, in collaborazione con i centri di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Bologna.
Sono stati 600 i pazienti che hanno contratto il coronavirus coinvolti nell’indagine che confronta quelli operati negli ultimi 12 mesi con chirurgia bariatrica, ovvero l’insieme degli interventi chirurgici utilizzati per il trattamento dell’obesità, con quelli in attesa di intervento. Questi ultimi, rivela la ricerca, hanno avuto sintomi più severi e per loro è stato necessario un maggior ricorso al ricovero in terapia intensiva.
“Abbiamo riscontrato che i pazienti operati – spiega Federico Marchesi, responsabile del programma di Chirurgia bariatrica dell’ospedale Maggiore di Parma – hanno contratto forme di infezione più lieve con un minor tasso di ricoveri ospedalieri e un minor ricorso alle terapie intensive. Da ciò abbiamo dedotto che la correzione chirurgica dell’obesità si conferma una misura di prevenzione fondamentale anche per Covid e ed epidemie virali respiratorie”.
In Emilia-Romagna la stima, tra gli adulti, è di 884 mila persone in sovrappeso e 354 mila obesi. “Stiamo già facendo molto in termini di prevenzione – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini – occorre però fare ancora di più per promuovere corretti stili di vita anche nei confronti degli ‘irriducibili'”.