Salute

Cos’è la miastenia, la malattia di cui è affetto Rino Gattuso

È tornata la malattia che anni fa lo ha costretto ad abbandonare la carriera di giocatore. In questi mesi si è riproposta e in forma ancora più violenta. A parlarne è stato lo stesso Rino Gattuso al termine della sfida tra Napoli e Torino. “Soffro di una malattia autoimmune, la miastenia” ha rivelato ai microfoni di Sky. “È da un mese che girano voci che muoio, ma tranquilli, non muoio. Vedere doppio è una grossa difficoltà e da un mese non sono me stesso. Credo che i ragazzi abbiano sofferto anche di questo”.

Ma di cosa si tratta?

La miastenia gravis è una malattia autoimmune. Essa compromette la comunicazione tra i nervi e i muscoli, provocando episodi di debolezza muscolare. La miastenia gravis deriva da un malfunzionamento del sistema immunitario. Le persone hanno palpebre cadenti e visione doppia e i muscoli diventano anormalmente stanchi e deboli dopo un’attività.

La diagnosi può essere confermata da test che usano del ghiaccio o il riposo per vedere se le palpebre cadono di meno, dall’elettromiografia e da esami del sangue. Alcuni farmaci possono migliorare rapidamente la forza muscolare e altri possono rallentare la progressione della malattia.

La miastenia gravis in genere insorge nelle donne dai 20 ai 40 anni e negli uomini dai 50 agli 80 anni. Tuttavia, può colpire uomini e donne a qualsiasi età. Raramente inizia durante l’infanzia.

I nervi comunicano con i muscoli rilasciando un messaggero chimico (neurotrasmettitore) che interagisce con i recettori muscolari (alla giunzione neuromuscolare) e stimola la contrazione muscolare. Nella miastenia gravis, il sistema immunitario produce anticorpi che attaccano un tipo di recettore sul lato della giunzione neuromuscolare a contatto con il muscolo, il recettore che risponde al neurotrasmettitore acetilcolina. Pertanto la comunicazione tra le cellule nervose e il muscolo viene interrotta.

Non è noto cosa spinga il corpo ad attaccare i suoi recettori dell’acetilcolina (una reazione autoimmune). Una teoria sostiene che potrebbe essere coinvolta la disfunzione di una ghiandola detta timo. In questa, alcune cellule del sistema immunitario imparano a differenziare fra il corpo e le sostanza estranee. Per motivi sconosciuti, il timo può dire alle cellule del sistema immunitario di produrre anticorpi che attaccano i recettori dell’acetilcolina. Le persone possono ereditare una predisposizione a questa anomalia autoimmune. All’incirca il 65% di coloro che sono affetti da miastenia gravis ha un timo ingrossato e circa il 10% presenta un tumore del timo (timoma). Circa la metà di questi timomi sono cancerosi (maligni).

La miastenia gravis spesso si manifesta anche nelle persone che soffrono di altre malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e disturbi che rendono iperattiva la tiroide (ipertiroidismo autoimmune), come la tiroidite di Hashimoto. Alcune persone con miastenia gravis non hanno anticorpi verso i recettori dell’acetilcolina, ma hanno invece anticorpi verso un enzima coinvolto nella formazione della giunzione neuromuscolare. Queste persone possono richiedere un trattamento diverso.