Addio alla radio FM sugli smartphone degli italiani
Novità per gli italiani. Gli smartphone si preparano a dire addio alla radio FM integrata. Ai sensi del decreto Sblocca Cantieri (approvato a giugno 2019) dal 30 dicembre entrerà in vigore anche per i cellulari l’obbligo già previsto da inizio anno per tutti gli altri apparecchi in commercio muniti di radio FM: quello di “essere in grado di ricevere anche i servizi della radio digitale DAB+”. Per ottemperare all’obbligo di legge servono componenti hardware aggiuntivi.
Pertanto è segnato il destino dei modelli sul mercato capaci di sintonizzarsi sulle frequenze dell’etere. Non essendo dotati di tecnologia DAB+ (l’unico è Lg Stylus 2 del 2016), dovranno tutti rinunciare alla propria radio FM. A vedersi privati di una funzione prevista dalle schede tecniche saranno non solo gli utenti che acquisteranno i dispositivi dopo il 30 dicembre, ma anche coloro che già li possiedono da mesi o da anni. Non è tecnicamente possibile, per le aziende produttrici, lanciare aggiornamenti software destinati ai soli esemplari non ancora venduti.
Si potrà continuare ad ascoltare la radio preferita scaricando la relativa applicazione sullo smartphone. Ma, basandosi questo tipo di soluzioni non sull’etere ma sul traffico dati, l’utilizzo di tali applicazioni potrebbe comportare costi aggiuntivi di connessione. Vista l’imminente scadenza, può dunque essere opportuno iniziare ad informarsi sui più validi servizi di ascolto radio online gratuiti. Tra quelli nati nel 2020, si segnalano le app Radioplayer Italia e, per le emittenti estere, Radio.Garden.