Alimentazione

Cavoli, broccoli e cavoletti di Bruxelles sono sempre più elogiati dalla letteratura scientifica

Si fa un gran parlare di cavoli, broccoli e cavoletti di Bruxelles. Sono sempre più elogiati dalla letteratura scientifica. Innanzitutto per la ricchezza di vitamine e antiossidanti, che ne fanno un alimento salutare, all’interno di una dieta equilibrata arma preventiva contro alcune malattie croniche. Tra queste quelle del cuore, come ha evidenziato uno studio pubblicato sul British Journal of Nutrition. Con più broccoli e cavoli in tavola ogni giorno si riduce il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari grazie a un’azione positiva sull’accumulo di calcio nell’aorta.

Il lavoro condotto in Australia si è concentrato su un campione di 684 donne anziane, evidenziando gli effetti benefici per gli anziani, ma come ricorda Annamaria Colao, direttrice di Endocrinologia all’Università Federico II di Napoli, “il ruolo preventivo delle brassicacee, o crucifere, sulla salute cardiovascolare è un dato noto da tempo e vale per tutti. Tuttavia, l’avvaloramento da parte di uno studio su larga scala è prezioso”. Esso fa luce sui meccanismi che rendono cavoli e broccoli buoni per il cuore. È merito della vitamina K, un fattore della coagulazione che nei tessuti molli, come i vasi sanguigni, è in grado di inibire il processo di calcificazione, fattore di rischio per l’insorgenza di infarto e ictus.

Prudenza solo per chi è già stato colpito da un evento cardiovascolare. “Le persone che seguono una terapia farmacologica anticoagulante dovrebbero evitare cibi ricchi di vitamina K perché i principi attivi dei medicinali entrano in antagonismo con il micronutriente e si vanifica l’effetto dei farmaci”, specifica Colao. Nelle crucifere fa bene alla circolazione anche il contenuto di vitamina C, acido glutammico e sali minerali: “La prima protegge naturalmente l’endotelio, cioè il rivestimento interno dei vasi sanguigni, e ha un effetto diretto sul sistema cardiovascolare; il secondo è un aminoacido che contribuisce ad abbassare la pressione sanguigna; e i sali sono importanti per il funzionamento del ciclo cellulare”.
La vitamina C

Il contenuto di vitamina C è talmente importante che il cavolo veniva stivato nelle navi per scongiurare l’insorgenza dello scorbuto nei marinai durante i lunghi viaggi. Importante inoltre il ruolo preventivo nei confronti di malattie tumorali e intestinali. “La presenza di antiossidanti, come la quercetina nel cavolo bianco e le antocianine nel cavolo nero, svolge un ruolo antineoplastico perché contrasta l’ossidazione delle cellule. L’effetto positivo sul microbiota invece è mediato dalla fibra, che regolarizza la funzionalità dell’intestino e protegge dalle malattie croniche intestinali”, spiega Annamaria Colao su il quotidiano La Repubblica.

Nello studio i benefici sono stati rilevati nelle donne che consumavano almeno 45 grammi di crucifere al giorno, ad esempio un quarto di tazza di broccoli al vapore oppure mezza tazza di cavolo crudo. Più in generale che presiede anche la cattedra di educazione alla salute e allo sviluppo sostenibile dell’Unesco, “è consigliato inserire le brassicacee nelle due porzioni di verdure quotidiane alternandole tra di loro e con altri vegetali. A nostra disposizione tante varietà: quelle orientali, come il cavolo cinese o giapponese, ma soprattutto quelle nostrane, come il broccolo romano, il cavolo nero toscano, il friariello campano”.