Alimentazione

Tanti buoni motivi per preferire i dolci fatti in casa, ma senza esagerare

Siamo tutti predisposti ai sapori dolci piuttosto che al salato. Sappiamo però che i dolci sono tutti alimenti altamente calorici. I dolci hanno una caratteristica: forniscono energie per un rapido utilizzo, ma i loro nutrienti si immagazzinano anche all’interno del nostro corpo come riserva adiposa.

Gli zuccheri contenuti nei dolci hanno purtroppo anche un’altra caratteristica, vanno ad accrescere il grasso corporeo e questo come già sappiamo, rappresenta uno svantaggio. Mangiando alimenti dal sapore dolce, al corpo umano arriva una sensazione di benessere e godimento, ma che apporta anche assuefazione e picchi di insulina.

Oggi associamo facilmente il concetto di dolce a qualcosa che ha a che fare con ‘extra’, ‘sgarro’, ‘eccezione’, quindi sappiamo benissimo che i dolci non si classificano propriamente come alimenti salutari. Ma nell’immaginario comune i dolci, si trasformano immediatamente in qualcosa di salutare quando sono fatti in casa. Sappiamo però che anche i dolci preparati in casa, ammesso che non contengano conservanti, coloranti, addensanti, possiedono un’alta concentrazione di proteine e grassi oltre che di carboidrati complessi.

Dolci fatti in casa

Nelle ultime settimane quello che non è mancato è aver tanto tempo per cucinare, siamo tuttora costretti a uscire solo per necessità a causa dell’emergenza Coronavirus.
Mentre prima non si aveva il tempo per preparare manicaretti perchè presi dalla frenesia di studio, lavoro, palestra e quanto altro, oggi quel tempo in più si passa piacevolmente in cucina. E naturalmente quello che si sceglie di preparare sono soprattutto dolci e biscotti piuttosto che piatti sani e salutari.

Realizzare dolci, semplici o elaborati che siano, danno maggior soddisfazione a chi li prepara e ancor più a chi li mangia. Ma attenzione, i dolci sono pur sempre dolci.
Il vantaggio che distingue i dolci fatti in casa da quelli comprati al supermercato o in pasticceria è innanzitutto la possibilità di poter scegliere e di dosare gli ingredienti necessari.

È importante utilizzare ingredienti sani come farine macinate a pietra, frutta biologica, uova del contadino. Un buon sostituto della farina bianca può essere la farina di riso, molto più leggera e digeribile.
Quello che non possiamo escludere facendo i dolci è certamente lo zucchero, se così fosse i dolci non potrebbero chiamarsi così. Infatti devono avere obbligatoriamente anche una buona dose di zuccheri. Quindi è bene optare per zuccheri meno raffinati, come lo zucchero integrale, il malto di riso, miele, e volendo possiamo anche diminuirne la quantità scegliendo di aggiungere frutta per dare al nostro prodotto una dolcezza più naturale.

I dolci possono essere cibi sani?

I dolci sono alimenti altamente calorici, come abbiamo visto. Quindi, se per sani si intende che fanno bene e che possiamo mangiarne a quantità, purtroppo ci stiamo dirigendo verso un orizzonte fantascientifico.
Ma se si è alla ricerca di come poter realizzare dolci a basso indice glicemico, direi che si può arrivare a un compromesso.
Quello che è importante è dosare bene gli ingredienti, ad esempio per 10-15 grammi di zucchero aggiungere 20-30 grammi di farina. Potete provare a usare anche mix di farine che sono dolci di propria natura come la farina di riso o di castagne.

Altra cosa importante è dare priorità ai dolci che contengono frutta. La frutta, soprattutto quella fresca come mele e banane, durante la cottura sprigiona una dolcezza molto marcata.
È bene preferire dolcificanti naturali come datteri, uvetta e fichi secchi, e aggiungere aromi naturali come la vaniglia in polvere e la cannella e non la vanillina.

I dolci hanno un effetto terapeutico

Siamo abituati a mangiare dolci in particolare quando siamo giù di morale. Gli zuccheri contenuti nei preparati dolci aumentano la produzione di serotonina, quindi ci fanno stare realmente meglio.
In questi casi, però, quello che può sembrare difficile è riuscire a trovare un equilibrio per mangiare dolci nella giusta quantità.