Cameriere robot serve i pasti: la ristorazione punta sull’automazione
Un Cameriere robot serve i pasti. Fantascienza? No. Realtà. “La cosa più difficile per un ristoratore è trovare personale di sala adeguato. Sto investendo molto per un nuovo villaggio della ristorazione a Labico, in provincia di Roma, analogico e digitalizzato. Non più camerieri per la comanda, ma un totem con interfaccia touchscreen dove i clienti posso prendere visione del menu e fare l’ordinazione. Quando un segnale luminoso lo segnala, possono quindi ritirare il piatto pronto direttamente nella cucina dove è a vista ogni preparazione da parte dello chef”. A dichiararlo a Repubblica è Antonello Colonna, che a dicembre aprirà un “Open bistrot” alla Stazione Termini di Roma in collaborazione con Chef Express e col Gruppo Cremonini.
Un caso quella dell’automazione al posto dei camerieri non isolato in Italia, e ancor meno negli Usa e in Giappone. Catene come McDonald’s stanno installando corner self-service, permettendo ai clienti di ordinare in piena autonomia. Starbucks negli Usa incoraggia i clienti a ordinare sulla propria app mobile.
Iil Boston Consulting Group rileva come il costo delle macchine, anche sofisticate, è diminuito significativamente negli ultimi anni, scendendo del 40% dal 2005. Invece il lavoro di un addetto alla sala sta diventando costoso per alcune normative sul salario minimo. Se una schiera di cassieri non saranno presto più necessari al supermercato come nei pubblici esercizi per l’opzione pagamento digitale mediante smartphone, gli imprenditori sostengono che i robot assumeranno il controllo del lavoro sporco, pericoloso o semplicemente noioso, permettendo agli esseri umani di concentrarsi su altri compiti.