Palm è un micro-smartphone che sta appena in una mano
Palm è grande come una carta di credito, leggerissimo (63 grammi) e poco potente, non ha grandi capacità. Vuole tenere i nostri occhi lontani dal suo minuscolo display da 3,3 pollici con risoluzione Hd per rimanere connessi ma “senza perdersi la magia degli attimi più importanti della propria vita” come spiega l’azienda.
Palm ha il suo principale alleato in una modalità, la Life Mode. Una volta attivata segnala solo le notifiche essenziali, quelle che proprio non possiamo perdere. La funzione è personalizzabile. Il Palm è uno smartphone a tutti gli effetti. Nonostante le dimensioni ridotte, il Palm è uno smartphone completo. Infatti offre processore Qualcomm Snapdragon 435, 3 Gb di Ram, 12 Gb di memoria e una batteria da 800 mAh. Ha anche la classica doppia fotocamera, una frontale da 8 megapixel e una posteriore da 12 megapixel. Resiste all’acqua e alla polvere e il display è protetto dal Gorilla Grass . A muoverlo pensa Android e c’è anche lo sblocco con riconoscimento facciale. Costa 349 euro.
Molti lo usano come un muletto, un telefono da portare al mare, mentre si fa sport o in vacanza o in quelle situazioni in cui peso e dimensioni contano, come a un concerto o in montagna. Sceglierlo come dispositivo principale è un’opzione abbastanza radicale. I 3,3 pollici sono davvero pochi.
Il telefonino porta su di sé l’effige della Palm. L’azienda ha dato i natali ai primi Pda, quei protosmartphone che portavano il digitale nelle nostre tasche prima degli smartphone stessi. Acquisita da U.S. Robotics nel 1995, poi da 3Com nel 1997 e infine da Hp, l’azienda è ufficialmente deceduta nel 2001 ma il marchio è stato acquistato dai cinesi di Tcl, azienda che ha nel proprio portafoglio anche Alcatel e BlackBerry.