Cassetta hi-tech: novità nei condomini milanesi
La Cassetta hi-tech di condominio a Milano diventa realtà. La posta infatti arriva direttamente nell’atrio del condominio, tra la buca delle lettere e l’ascensore. L’obiettivo è quello di ritirare o restituire pacchi, pagare bollettini, gestire le proprie consegne senza dovere passare dall’ufficio postale. Sarà possibile mediante un armadietto tecnologico, il Punto poste da te, presentato al NetComm Forum 2019 a MiCo.
Si tratta di un servizio a domicilio a cui Poste sta lavorando da mesi, pronto al debutto a Milano e in tutta Italia. Il colore dell’armadietto è il classico rosso da cassetta per imbucare le lettere ma sarà alto due metri. I condomini o le aziende potranno chiedere di installarlo nel palazzo o negli uffici (gratuitamente fino a fine anno), a patto che ci siano almeno dieci utenti interessati, uno spazio coperto e la corrente elettrica.
Cassetta hi-tech di condominio a Milano: a cosa serve Punto poste da te?
È un locker integrato con lo sportello Atm. La prima funzione è la consegna e la resa dei pacchi. La merce acquistata online potrà essere lasciata dal postino all’interno di uno dei sette sportelli dell’armadietto. Un lettore Qrcode leggerà il codice sulla scatola e aprirà l’anta. In quel momento, grazie all’app Ufficio postale, al destinatario arriverà il codice di sblocco per recuperare il pacchetto al rientro a casa. Meccanismo simile per il reso della merce.
La colonnina è dotata anche di schermo touch e del Pos, che permette di pagare bollettini postali o acquisti con contrassegno. Prossimamente, servirà anche per fare ricariche telefoniche o della Postepay e persino per ritirare le raccomandate, grazie alla Firma digitale remota attivabile sempre attraverso l’app dedicata. Guardando ancora più avanti e alle prospettive della domotica, i tecnici di Poste pensano alla possibilità di mettere in rete il portone del condominio con l’armadietto digitale, capace di riconoscere il palmare del postino e di aprirgli.
Tra le opzioni, quella di fare scorrere pubblicità dei negozi di vicinato sul display dell’armadietto, abolendo i volantini che intasano le cassette. Per vedere sbarcare Punto Poste da te sotto casa, serve l’ok dell’assemblea di condominio. Sono in corso i primi colloqui tra Poste e gli amministratori, nonché con le imprese. Nel frattempo è stato avviato l’iter per il brevetto internazionale del dispositivo.
L’armadietto digitale è una delle risposte al boom degli acquisti online (nel solo 2018 Poste ha consegnato 74 milioni di pacchi, uno su tre di beni acquistati online) e ai problemi collegati, come il traffico e l’inquinamento dovuto ai veicoli per la consegna. “La capillarità è la nostra caratteristica” spiega Massimo Rosini, responsabile Posta, comunicazione e logistica dell’azienda. “Ci consideriamo operatori dell’ultimo metro, non dell’ultimo miglio”. Su Milano in particolare, dove l’ecommerce cresce velocemente, “è probabile l’arrivo di nuovi sistemi logistici. E Poste sta sviluppando soluzioni per dare il miglior servizio ai clienti, garantendo la sostenibilità”. Ne sono un esempio i mezzi ecologici già in uso per il recapito dei pacchi.