Forte stress e traumi gravi possono influenzare la salute dei figli
Uno studio americano e britannico ha confermato che forte stress e traumi gravi riducono l’aspettativa di vita. Ma anche possono influenzare la salute dei figli. Ricercatori olandesi in passato sostenevano che i figli concepiti dopo che le loro madri avevano sofferto la fame presentavano problemi di metabolismo.
Ricercatori dell’Università di Cambridge e dell’Università della California hanno passato in rassegna elenchi di prigionieri di guerra durante la Guerra civile negli USA. Seguendo le storie di questi soldati in tempo di pace, i ricercatori hanno scoperto che i figli di chi aveva subito torture e altre pratiche incresciose contro la propria volontà erano morti giovani il 10% più frequentemente dei loro coetanei i cui genitori non erano mai stati fatti prigionieri.
Questo è stato spiegato con la trasmissione di caratteristiche epigenetiche. Si suppone che un’esperienza traumatica lasci nei geni della persona un segno chimico che viene poi trasmesso alla prole. La struttura del DNA non viene modificata, non si verificano mutazioni, ma ad essere influenzata è l’espressione genica. Infatti l’attività dei geni aumenta o diminuisce.
Gli scienziati sono cauti nell’affrontare la questione della trasmissione di caratteristiche epigenetiche di generazione in generazione. E’ difficile stabilire che cosa di preciso si possa trasmettere in questo modo.
La salute dei figli: un esempio di trasmissione epigenetica
I ratti maschi le cui madri durante la gravidanza avevano mangiato cibo con il pesticida Vinclozolina hanno presentato problemi legati alla qualità e alla quantità degli spermatozoi. Quest’effetto è stato osservato per 4 generazioni di cavie e alla quinta generazione è scomparso. Ricerche simili sull’uomo sono ben più complicate anche solo per il fatto che vive più a lungo.
Tuttavia scienziati svedesi hanno dei dati interessanti a tal proposito. I cittadini del villaggio di Överkalix, nella Svezia settentrionale, dal XVI secolo descrivono ciò che sanno su loro stessi, i propri parenti e amici. Dall’origine allo status sociale fino alla causa della morte. Venivano documentati anche il clima, il raccolto e gli eventi più importanti della cittadina. Il risultato è una quantità di dati riguardo a tutto ciò che ha vissuto una popolazione umana relativamente isolata per circa 500 anni.
La salute dei figli: alcune conclusioni importanti
Analizzando queste informazioni, gli scienziati hanno tratto alcune conclusioni importanti. Infatti si è osservato che in età infantile l’ipernutrizione poteva portare all’insorgenza del diabete e di morte precoce a causa di patologie cardiovascolari. In secondo luogo, nei figli e nei nipoti si sviluppa una predisposizione a queste malattie.
Secondo i ricercatori, la cosiddetta Carestia olandese verificatasi tra il settembre del 1944 e il maggio del 1945 durante la quale morirono circa 18 mila olandesi, rivela l’esistenza di un altro meccanismo. I bambini al tempo già grandi avevano problemi di metabolismo, soffrivano di obesità, diabete e patologie cardiovascolari. Il loro DNA non è mutato rispetto ai fratelli e alle sorelle nati prima o dopo, ma al gene che influenza l’altezza e il peso si sono aggiunte particolari strutture chimiche che hanno bloccato la sua attività.
I meccanismi epigenetici non esercitano un’influenza né negativa né positiva. Ma sono strettamente necessari per il funzionamento di un organismo pluricellulare. Ad oggi ci sono pochi studi sull’epigenetica, per questo è difficile parlare di esempi di influenza positiva delle caratteristiche epigenetiche. Ma su alcuni animali è stato dimostrato che oltre allo stress anche altri fattori influenzano l’aspettativa di vita della prole e il loro metabolismo.