La metà di tutte le malattie mentali inizia all’età di 14 anni
Si è celebrata ieri la Giornata Mondiale della Salute Mentale. La metà di tutte le malattie mentali inizia all’età di 14 anni. Nella maggioranza dei casi non vengono rilevate o vengono sottovalutate. La malattia mentale più diffusa tra gli adolescenti è la depressione. Forme depressive o ansiose interessano il 10% dei giovani tra i 15 e i 29 anni. Un altro dato preoccupante è che il suicidio in questa fascia d’età è la seconda causa di morte. In Europa il 38% della popolazione soffre di una malattia mentale.
Malattie mentali: adolescenza
Alcuni periodi della vita meritano una particolare attenzione. L’adolescenza è uno di questi in quanto si forma la personalità dei ragazzi. Si tratta di una transizione psicologica, neurologica e cerebrale. Si acquisiscono competenze cognitive, relazionali, si impara a gestire lo stress e le aspettative.
Ci sono fattori riconosciuti: sostanze stupefacenti, stress, maltrattamenti e violenza, abusi. Tuttavia negli ultimi anni sempre più attenzione è stata posta al possibile ruolo della tecnologia che fa perdere il sonno. Spesso riempie ogni momento vuoto della vita dei giovani e che spinge verso l’implementazione di modalità attentive differenti.
Anche la memoria è influenzata dallo sviluppo tecnologico e l’informazione orizzontale ipertrofica. Richiede uno sforzo cerebrale attivo di filtro. Un costante stato di allerta che stanca il cervello. Questo porta a più stress e patologie stress correlate, ansia, insonnia e dipendenza.
La salute mentale è uno stato di benessere
Secondo Oms “ogni individuo grazie alla sua salute mentale può “realizzare il suo potenziale, affrontare il normale stress della vita, lavorare in maniera produttiva e fruttuosa e apportare un contributo alla propria comunità”. In Italia vivono oltre 8 milioni di giovani tra i 12 e i 25 anni. Il 10% dice di non sentirsi particolarmente bene (dati ISTAT), di essere insoddisfatti della propria vita familiare, affettiva e della salute.
Nuove sostanze d’abuso
Il cambia e ci sono nuove sostanze d’abuso, dall’offerta sempre più varia e a basso costo di nuove molecole ad azione psicotropa i cui effetti a lungo termine sono ancora poco noti, ma i dati sono estremamente allarmanti.Di fronte a questi rischi bisogna considerare l’adolescenza come un periodo sensibile, da tutelare e proteggere.