La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate diventa Amica di Melvin Jones
«Un ambiente ospedaliero accogliente e confortevole è fondamentale per il benessere dei bambini, perché può contribuire significativamente a ridurre lo stress e l’ansia che spesso accompagnano il ricovero ospedaliero, specialmente per i pazienti più giovani. La presenza di colori vivaci, mobili funzionali e decorazioni pensate per i piccoli può rendere meno traumatica e più positiva l’esperienza ospedaliera. Siamo convinti che ogni bambino meriti di sentirsi al sicuro e a proprio agio, anche durante momenti difficili come una degenza. Per questo siamo scesi in campo a fianco del Lions Club Milano Golf St Andrews nel sostenere il progetto per arredare otto camere del reparto di pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio».
Roberto Scazzosi e Roberto Solbiati, presidente e direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, spiegano così il senso dell’operazione che stanno sostenendo e che prende le mosse dalla raccolta fondi promossa dal Lions club attraverso un torneo di golf in cinque tappe, che si concluderà nel mese di ottobre con le gare al golf club Ambrosiano di Bubbiano e al golf club Dei Laghi di Travedona Monate.
«Il nostro è un club di scopo, forte di 45 soci, che si impegna a raccogliere fondi per finalità benefiche attraverso l’organizzazione di gare di golf -spiega Marco Reverberi, presidente del Lions Club Milano Golf St Andrews-. E nelle nostre iniziative, ispirate al motto “We Serve”, cerchiamo sempre di coinvolgere le realtà del territorio, in modo da massimizzare l’impatto delle iniziative che identifichiamo come meritorie di essere sostenute. Da qui l’incontro con la banca locale dell’Altomilanese e del Varesotto, con cui condividiamo le finalità etiche di sostegno alle comunità territoriali, e il cammino comune a favore della pediatria di Busto Arsizio che culminerà con la consegna delle otto camere ristrutturate prevista per il prossimo ottobre».
Per suggellare il cammino condiviso, il Lions Club Milano Golf St Andrews ha deciso di insignire la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, nelle persone del presidente e del direttore generale, della “Melvin Jones Fellowship”, un riconoscimento per l’impegno, la generosità e la disponibilità nel compiere un servizio umanitario. Istituito nel 1973 e dedicato al fondatore dei Lions, ad oggi sono oltre 476mila le persone nel mondo, di cui poco meno di 5.400 italiani, ad aver ricevuto questo apprezzamento, che viene rilasciato direttamente dalla sede statunitense della Lions Clubs International Foundation. «Il programma Melvin Jones Fellowship contribuisce per il 75% alla raccolta fondi della fondazione internazionale -precisa Marco Reverberi- e quanto raccolto viene poi erogato sul territorio tramite i vari Lions club, per service dedicati a catastrofi naturali, a sostegno degli infiniti bisogni dell’infanzia e per svariate iniziative umanitarie. In estrema sintesi, i Lions sono costruttori di solidarietà».
«Normalmente la consegna ha una sua ufficializzazione pubblica ma, forse, un incontro intimo come quello di oggi permette di cogliere meglio il valore anche emotivo di questo riconoscimento e di gettare le basi per futuri rapporti di collaborazione al servizio della comunità», ha detto Marco Reverberi, nel consegnare la “Melvin Jones Fellowship” a Scazzosi e Solbiati, alla presenza di altri tre membri del Lions Club Milano Golf St Andrews: Matteo Cardano, past president, Bruno Colombo, segretario e Antonio Scuderi, cerimoniere.
«Questo riconoscimento extra-ordinario che ci avete dato è per noi motivo di orgoglio, perché premia innanzitutto il nostro modo di fare banca, che si ispira a principi etici e di sostegno alle comunità territoriali», ha commentato il direttore generale Roberto Solbiati. Mentre il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. ha concluso: «per storia e vocazione restiamo fedeli al nostro territorio, innanzitutto non abbandonandolo dal punto di vista della presenza bancaria, poi servendolo ancora meglio con la forza del gruppo bancario cooperativo Iccrea di cui siamo parte e contemporaneamente sostenendolo con la destinazione di una parte degli utili prodotti dalla nostra attività. In particolare, quest’anno la nostra assemblea dei soci ha deliberato di destinare 2 milioni di euro in opere di beneficenza».