Come avviene la progressiva perdita di massa ossea
Le ossa sono al massimo della loro forza intorno ai 35 anni di età. E’ infatti definito come picco di massa ossea. Dai 35 anni in poi l’organismo assorbe dalle ossa più calcio di quanto ne depositi. La discrepanza tra assorbimento e neo formazione di osso comporta una lenta e progressiva perdita di massa ossea. Si tratta dell’osteopenia.
Se non trattata questa condizione può evolvere in osteoporosi. Questa patologia è caratterizzata da una diminuzione della massa ossea, con strutture più porose e meno compatte che aumentano il rischio di frattura.
Contrastare la perdita di massa ossea
È molto importante sia prevenire la carenza di calcio che contrastare la perdita di questo minerale, spesso causata dalla sedentarietà. Proprio come la persona sedentaria sacrifica i muscoli a fini energetici (autofagia), così la mancanza di carico sull’osso rende il calcio “disponibile” ad essere usato dall’organismo provocando l’impoverimento della matrice ossea.
La corretta alimentazione è una delle chiavi della prevenzione. È preferibile assumere il calcio con gli alimenti piuttosto che con gli integratori in quanto nella forma alimentare il calcio è assorbito più facilmente dall’organismo. In base alle raccomandazioni dei LARN, il fabbisogno giornaliero di questo minerale per gli adolescenti (sia femmine che maschi) dai 14 ai 18 anni di età è di 1200 mg per ridursi a 1000 dopo i 18 anni di età. Per le donne dai 20 ai 40 anni di età il fabbisogno giornaliero scende ad 800 mg per risalire a 1200/1500 mg dai 50 anni in su. Per gli uomini dai 20 ai 60 anni il fabbisogno giornaliero di calcio è di 1000 mg.
Il calcio si può trovare nel latte e nei formaggi, nel pesce e nelle verdure. Il calcio dei vegetali non è da considerare completamente biodisponibile per la presenza di sali dell’acido ossalico e dell’acido fitico, detti fattori antinutrizionali. Una volta ingeriti, infatti, riducono l’assorbimento di alcuni minerali, come il calcio. Quando l’acido ossalico si lega con il calcio, forma l’ossalato di calcio che può contribuire alla formazione dei calcoli.
Le raccomandazioni
Bisogna bere almeno 1,5 di acqua oligominerale. Escludere il sale aggiunto o limitalo il più possibile e limita anche i cibi molto salati o in salamoia. E’ bene limitare il consumo di caffè e di alcolici ed eliminare i superalcolici che interferiscono con il corretto metabolismo del calcio. E’ consigliato anche
eliminare il consumo di zucchero aggiunto e il più possibile le ricette dolci.
E’ utile fare sport in modo costante. Insieme all’alimentazione è la medicina migliore per prevenire questa patologia dell’osso. L’osso non è una struttura rigida, ma flessibile ed elastica e ad ogni sollecitazione che riceve risponde mediante la sua capacità elastica, aumentando la fissazione del calcio all’osso. Le attività più idonee sono la corsa, le arti marziali, il calcio, la pallavolo e la danza. Anche il sollevamento pesi è ottimale nella prevenzione dell’osteopenia. Infatti stimola la produzione di ormoni anabolici, che rallentano ed inibiscono la perdita di minerali ossei. Gli sport a caratterizzazione antigravitazionale, come gli sport in acqua (nuoto, idrobike, ecc.) e il ciclismo, danno meno stimoli d’impatto all’osso e sono quindi meno efficaci.