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La cooperativa CEA diventa società benefit con la sua edilizia green e sostenibile

Essere un’impresa di successo sul piano economico e avere, al tempo stesso, un impatto positivo sulla società, sull’ambiente e sul pianeta: è questa l’essenza delle “Società Benefit”, forma giuridica d’impresa riconosciuta in Italia dal 2016 che identifica le aziende che perseguono non solo lo scopo di lucro statutario, ma la “prosperità” ambientale e sociale di lungo termine. Questo gruppo ristretto di realtà che scelgono di essere virtuose dall’estate 2023 può annoverare fra i propri ranghi anche CEA – Cooperativa Edile Appennino con sede legale a Pasian di Prato (Udine). Il CdA, nell’approvazione dell’ultimo positivo bilancio, ha infatti deciso di formalizzare l’adesione a questo modello societario virtuoso e di intraprendere, contestualmente, il percorso di certificazione B-Corp per misurare il proprio impatto e il rispetto dei parametri ESG.

«L’impegno verso la sostenibilità ambientale è nel DNA di CEA – commenta il presidente della cooperativa Marco Marchi -: un impegno che perseguiamo con costanza in tutte le nostre attività quotidiane e che ci guida quando progettiamo il futuro della nostra impresa, che non può che essere in linea con i principi dell’economia circolare e con gli obiettivi dell’agenda 2030. Negli ultimi anni la nostra divisione, CEA Ambiente, è stata impegnata nello studio e nello sviluppo di soluzioni green a 360 gradi per il comparto edile: penso, ad esempio, alla sfida del recupero degli inerti che ha dato vita ai nostri “cantieri a scarto zero” e allo sviluppo del brevetto degli asfalti 100% riciclati che oggi ci permette di recuperare e riutilizzare in modo sostenibile il materiale di risulta delle opere di manutenzione delle linee acqua e gas interrate svolte per varie Multiutilities. Ma non solo: da tempo siamo al lavoro per sviluppare soluzioni innovative che razionalizzino i consumi della nostra flotta di mezzi e macchinari aziendali con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del nostro lavoro quotidiano. Infine, negli anni abbiamo sviluppato una forte specializzazione nella manutenzione di dighe e bacini, oltre che nel comparto della depurazione delle acque: perché l’acqua è un bene di valore inestimabile e occorre non sprecarne neanche una goccia. Un’edilizia sempre più green è possibile». A questo impegno, poi, si affianca la volontà di incidere positivamente anche sulla società, su diversi fronti: la propria divisione CEA Demining è specializzata nella bonifica degli ordigni bellici anche in zona di guerra mentre, nella propria sede operativa di Calderara di Reno (Bologna), CEA ha dato vita a una delle pochissime scuole di saldatura in Italia dove formare giovani professionisti. Inoltre, nei propri cantieri la cooperativa adotta soluzioni altamente innovative sia per garantire la massima sicurezza per i propri dipendenti, come la piattaforma Jobsafer, sia per operare a distanza, in caso di attività ad alto rischio, come i visori a realtà aumentata Vision.

Uno scenario che fornisce il terreno ideale per abbracciare la sfida della trasformazione in società benefit: «Abbiamo visto questa transizione come una naturale evoluzione del nostro impegno – prosegue Marchi – e come un passo in avanti in un percorso che non ci vede mai “arrivati”. Come tutte le imprese, CEA ha degli obiettivi ben definiti in termini di profitto, ma crediamo che la strada per raggiungerli passi dall’impatto positivo che possiamo e dobbiamo avere sul mondo che ci circonda, dall’ambiente alla società. La strada è tracciata: dopo la trasformazione in società benefit abbiamo avviato il percorso di certificazione che ci vedrà diventare B-Corp, fra i pochi nel nostro Paese e fra i primi nel settore edile. Entro la fine dell’anno un rigoroso ente di certificazione misurerà gli impatti sociali, ambientali ed economici generati da CEA».

Il bilancio 2022

La trasformazione di CEA in società benefit è stata contestuale all’approvazione del bilancio 2022: «Il futuro della cooperativa poggia su basi solide – commenta Marchi -: nonostante i difficili anni del Covid e il forte impatto del caro-energia e del caro-materie prime, la nostra cooperativa oggi può dirsi in ottima salute e pronta ad affrontare le sfide dei prossimi mesi. CEA, infatti, ha conseguito un Ebitda positivo di 1,56 milioni di euro nel 2021 e di 3,12 milioni di euro nel 2022 con un trend chiaro in direzione dei valori pre-pandemici. Il valore della produzione, che nel 2021 era pari a 69,3 milioni di euro (+8,9 mln vs. 2020) è cresciuto attestandosi a quota 72,4 milioni nel 2022 (+3,1 milioni rispetto ai 12 mesi precedenti): sulla base di questi trend e delle commesse già in portafoglio possiamo considerare raggiungibili gli obiettivi del nostro piano quinquennale che fissavano a 85 milioni il valore della produzione del 2023 e il raggiungimento della “quota 100” entro il 2025. L’Italia, naturalmente, resta il nostro bacino d’azione principale: i ricavi per le opere e le attività nel nostro Paese nel 2022 sono stati di 63,3 milioni a fronte dei 2,5 milioni all’estero, ma puntiamo entro il 2024 a triplicare le attività oltre confine».