Una molecola che imita l’insulina: nuova speranza per i diabetici
Nuova speranza per i diabetici di fare a meno delle iniezioni giornaliere di insulina. Al loro posto delle pillole. Una molecola che imita l’insulina e che può essere assunta oralmente è stata individuata da ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute (WEHI) di Melbourne, in Australia. I risultati della ricerca, pubblicati sul Nature Communications, aprono nuove strade per lo sviluppo di farmaci orali per le persone con diabete.
Le persone con diabete di tipo 1 non possono produrre insulina, ormone necessario per controllare i livelli di zucchero nel sangue, e necessitano più iniezioni giornaliere di insulina per tenere sotto controllo i livelli di glucosio. “Da 100 anni a questa parte lo sviluppo di una pillola di insulina è stato un sogno per i ricercatori ma, dopo decenni di tentativi, c’è stato poco successo”, spiegano Nicholas Kirk e Mike Lawrence ricercatori di Wehi, principali ricercatori dello studio. L’insulina è difficile da produrre in pillole perché molto instabile e immediatamente degradata dal corpo nel corso della digestione. La ricerca ha ora subito un’accelerazione con lo sviluppo della microscopia crioelettronica (cryo-EM), una nuova tecnologia in grado di visualizzare molecole complicate in dettaglio atomico, consentendo di generare rapidamente immagini 3D del recettore dell’insulina.
Gli esperimenti cryo-EM hanno identificato una molecola peptide che imita l’insulina e può legarsi e attivare il recettore dell’ormone. Questo è il primo passo in un percorso che indirizza le cellule ad assorbire il glucosio quando i livelli di zucchero nel corpo sono troppo alti. “È ancora una lunga strada che richiederà ulteriori ricerche, ma è entusiasmante sapere che la nostra scoperta apre le porte ai trattamenti orali per il diabete di tipo 1”, concludono i ricercatori.