Qualità dell’aria e salute delle persone: Emilia Romagna capofila del progetto finanziato dal Ministero della Salute
Che ci sia una relazione, anche stretta, tra qualità dell’aria e buona salute, è vicenda nota da tempo. Ma il tema è molto più complesso di quanto possa apparire perché, ad esempio, potrebbero esserci inquinanti non convenzionali meritevoli di essere monitorati, per comprendere se sono concausa di sviluppo di patologie. Allo stesso tempo ci sono esiti di salute meno indagati in epidemiologia ambientale, come ad esempio il diabete o le malattie neurodegenerative, la cui correlazione con l’inquinamento non è pienamente compresa. Proprio per trovare conferma ad alcune di queste ipotesi e individuare modelli efficaci da condividere con la comunità scientifica, la Regione Emilia-Romagna si è candidata come capofila di un progetto per un bando del ministero della Salute, piazzandosi al primo posto davanti a una ventina di altri candidati e ottenendo un finanziamento pari 2,1 milioni di euro.
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare un atlante territoriale dei dati di qualità dell’aria e degli esiti di salute, in grado di fornire cioè un quadro trasparente e aggiornato sulle relazioni tra questi aspetti, rafforzando gli impegni e gli strumenti del progetto quadriennale di studio su qualità dell’aria e salute già approvato dalla Giunta regionale lo scorso aprile. Della squadra fanno parte 8 Regioni (a partire da quelle del Bacino Padano, con cui l’Emilia-Romagna collabora su questo fronte già da tempo) con una ventina di diverse unità operative e il determinante coinvolgimento delle strutture di Epidemiologia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia e Ambiente Prevenzione e Salute di Arpae.