Trasporto merci su gomma: dati in crescita
Dagli autoarticolati ai van, l’Italia si muove sempre più su gomma. Il trasporto merci su gomma negli ultimi anni è aumentato, qui più che altrove. Lo afferma l’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile dell’Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Gomme) con un report che elabora i dati di Eurostat per il trasporto merci. Si tratta di un buon segnale, che rivela già quali sono stati i primi impatti della pandemia sul settore.
Per quanto la domanda di trasporto su gomma aumenti però, lo stesso non vale per il numero di autisti professionali formati e disponibili. Intraprendere la carriera di autista è possibile: basta ottenere le patenti per i mezzi che si vogliono guidare e completare il corso di formazione sul corretto uso cronotachigrafo digitale, lo strumento che serve a misurare l’attività a bordo.
Nonostante le barriere all’ingresso siano poche, il settore sta vivendo una grande crisi di personale in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Secondo un rapporto ANSA 2021, in Polonia manca il 22% del personale mentre in Romania il 62%. Anche in Italia la situazione non è migliore, con il 49% delle aziende che si è definita in difficoltà. La carenza di personale rappresenta una delle sfide più grandi per il futuro del trasporto merci su gomma, in Italia e in tutta l’UE.
Autotrasporto merci su gomma: i numeri
Entriamo ora nel dettaglio del report stilato dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile dell’Airp riportando le statistiche più rilevanti dell’autotrasporto merci. Il rapporto prende in considerazione il periodo 2015-2020, inclusi i primi mesi di pandemia. Nonostante il blocco di qualche mese di molte attività dovuto a Covid-19, in Italia il trasporto merci su gomma è aumentato del 14.1% nei 5 anni. Se prima trasportavamo 116.820 milioni di tonnellate per chilometro, nel 2020 siamo arrivati a 133.265.
Si tratta di un dato molto positivo, soprattutto rispetto ai nostri cugini europei. L’aumento medio nell’Unione dell’autotrasporto merci è stato infatti solo dell’11.7%. Il dato dell’Italia arriva sul podio, preceduto da quello della Polonia (+36.1%) e della Spagna (+15.7%). Tendenza negativa invece per la Germania, passata da 314.816 tonnellate per chilometro trasportate su strada nel 2015 alle 304.613 del 2020, con un decremento del 3.2%.
Trasporto merci e pandemia
Ma quale impatto ha avuto la pandemia sull’aumento del trasporto merci su gomma?
Nel 2020, primo anno dell’emergenza e ultimo analizzato dal report dell’Airp, il settore ha visto un calo medio dello 0.9% rispetto al 2019. Ne possiamo dedurre dunque che sì, la crescita è stata frenata, ma non c’è stato un crollo delle attività dell’autotrasporto merci. Rispetto alla media europea, il trasporto merci su gomma in Italia è diminuito del 3.4%, in Spagna del 2.9%, in Francia del 2.5% e in Germania del 2.3%.
Siamo ancora in attesa dei dati del 2021 e del 2022 che mostreranno l’impatto sul settore durante tutto l’arco dell’emergenza sanitaria, ma già oggi possiamo tracciare le grandi sfide da affrontare nei prossimi anni:
- Assenza di personale: l’autotrasporto merci è un settore in continua crescita e per sostenerla serve una rete di aziende e ovviamente di personale. Il numero di autisti professionali formati è basso e il rischio è che i pochi presenti non riescano a sostenere le richieste del mercato.
- Aumento di prezzi di carburante: dovuto alla pandemia e alla crisi in Ucraina, ha avuto un grande impatto sui consumatori prima e su tutto il settore dei trasporti e della logistica poi.
- Regolamenti e burocrazie: in particolare durante i periodi più acuti dell’emergenza sanitaria, si sono creati dei rallentamenti dell’attività del trasporto merci su gomma proprio per le numerose regole da rispettare nel passaggio da Stato a Stato.
- Sostenibilità: un tema sempre più presente e di rilievo sia per i trasporti privati, che di merci su strada. La richiesta di mobilità sostenibile attraversa l’Europa e il mondo e nei prossimi anni bisognerà trovare un modo di rispondere.
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