Grazie alla tecnologia si conosce di più sul ciclo mestruale
Apple è al lavoro per contribuire alle ricerche sul tema del ciclo mestruale. Due anni addietro ha dato il via all’Apple Women’s Health Study, insieme alla Harvard T.H. Chan School of Public Health e il NIEHS (National Institute of Environmental Health Sciences). La ricerca punta sulla comprensione dei cicli mestruali e di come si colleghino a varie condizioni di salute come la sindrome dell’ovaio policistico, l’infertilità e la transizione della menopausa. Nonostante adesso gli strumenti di monitoraggio della salute siano molti di più che in passato, “storicamente, le ricerche sul ciclo mestruale sono poche, e le donne sono state sotto-rappresentate in studi ampi e molto importanti”, ha spiegato la dottoressa Shruthi Mahalingaiah, della Harvard T.H. Chan School of Public Health.
Il gruppo di lavoro ha presentato i primi andamenti dello studio, realizzati su un campione di 10 mila donne statunitensi che, attraverso la Research App di iOS, hanno dato il consenso all’analisi dei dati condivisi attraverso iPhone e Apple Watch. La Research App non è disponibile in Italia, quindi la condivisione dei propri monitoraggi – introdotti con iOS 13 – sui dispositivi della Mela non può essere inclusa nella ricerca.
Dalle elaborazioni di questo anno, per esempio, è emerso che ai sintomi del ciclo maggiormente conosciuti, come dolori addominali (83%), gonfiore (63%) e stanchezza (61%) se ne aggiungono altri meno discussi, come nausea (32%), i cambiamenti del sonno (37%) e diarrea (37%). In merito a ipotetiche differenze demografiche, i dati riportano un sostanziale allineamento tra i sintomi più diffusi per età, razza e posizione geografica. Quello che potrebbe essere diversamente gestito, a proposito di stigma, è il modo in cui poi questi disturbi vengono affrontati a livello di comunità, ma al momento lo studio non ha previsto una fase di colloqui con le partecipanti. Non è escluso che in futuro ci possano essere sviluppi in tal senso.
Per la privacy, le partecipanti completano un processo di consenso informato durante l’iscrizione e hanno il controllo di ogni tipo di dati condivisi con lo studio, grazie alla trasparenza su come i dati saranno utilizzati per lo scopo dello studio. I consensi sono modificabili in qualsiasi momento. I dati sui dispositivi invece, sono criptati e accessibili solo con il codice di accesso dell’utente, Touch ID o Face ID.