Quali sono i metodi migliori per affrontare le piccole ferite e le lesioni? Ecco le regole da seguire per una guarigione completa anche da un punto di vista estetico.
La cicatrizzazione si esaurisce nell’arco di 9-12 mesi. Superato questo tempo, se il risultato è un brutto segno, ci sono due soluzioni: tenere la cicatrice così com’è o ricorrere al lipofilling, piccolo autotrapianto di grasso che rivitalizza i tessuti, con l’effetto di rendere qualsiasi cicatrice più morbida e più bella.
La prima regola per ogni automedicazione è una rigorosa pulizia, molto importante nel caso delle abrasioni. Infatti, le impurità non rimosse producono, quando la riparazione dei tessuti si è compiuta, un effetto simile ad un tatuaggio. Se il taglio non è grave e quindi non richiede punti di sutura, l’ideale è applicare cerotti di carta che avvicinano i lembi della ferita, creando così le migliori condizioni per la cicatrizzazione. Se non si possono evitare, i punti vanno tenuti per il più breve tempo possibile, non più di 4 giorni. Dopo, è fondamentale riparare la parte dal sole, per evitare che quella zona rimanga più scura, e comprimerla con garze sterili per almeno per 12 ore al giorno: un piccolo accorgimento che riduce la possibilità di sviluppare cicatrici in rilievo.
Un’altra buona regola è quella di evitare di bagnare di continuo qualsiasi ferita, abrasione, ustione. Una lesione della cute è un varco che consente l’ingresso dei germi presenti nell’acqua del mare o in piscina. Continuare a bagnare e asciugare una ferita significa allungare il processo di guarigione.
Un discorso a parte meritano le ustioni, da curare con il ghiaccio. È l’ideale per ridurre l’infiammazione. Non bisogna lesinare gli antisettici e le sostanze che aiutano il processo di cicatrizzazione, lasciando la parte possibilmente all’aria ma riparata dal sole. Però il processo di cicatrizzazione può produrre risultati sgradevoli. Ci sono persone che cicatrizzano bene e altre che cicatrizzano male. Oltre ad una predisposizione individuale sul processo di cicatrizzazione incide l’età. Le persone molto anziane non cicatrizzino al meglio e gli adolescenti fanno ancora peggio. Infatti, gli ormoni in circolo in questo periodo sono i principali responsabili dei risultati più brutti, cioè di cicatrici larghe e in rilievo.
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