A tutti è capitato almeno una volta di dovere fare i conti con sbalzi di tensione, un fenomeno diffuso che può verificarsi negli impianti elettrici domestici e in quelli ad uso industriale. Si verifica un improvviso e repentino abbassamento di tensione che può danneggiare gli elettrodomestici e i dispositivi collegati alla rete elettrica generando degli scompensi.
La causa principale è una richiesta di energia elettrica eccessiva e concentrata in un intervallo di tempo molto breve. Ecco alcune delle situazioni più comuni:
Impianto sottodimensionato. Ogni rete elettrica è progettata per tollerare una determinata tensione, ovvero una certa quantità di energia superata la quale si verifica uno sbalzo di corrente. Avviene ad esempio quando allo stesso impianto sono connessi troppi elettrodomestici tutti contemporaneamente in funzione.
Temporali. Se un fulmine cade nelle vicinanze della rete elettrica può causare un picco di tensione.
Impianti che non funzionano correttamente. Impianti vecchi (con oltre 20 anni) o danneggiati (fili scoperti o rovinati) o lavori sulla linea elettrica.
Di norma l’ente erogatore di energia non è responsabile degli sbalzi di corrente perché fornisce una tensione nominale con una fascia di tolleranza. Gli sbalzi di tensione possono essere pericolosi per tutti gli elettrodomestici e gli apparati collegati all’impianto elettrico. Se frequenti potrebbero compromettere le loro funzionalità come la bruciatura dei trasformatori che li alimentano. Il danno diventa più grave quando l’apparato coinvolto diventa inutilizzabile. I danni causati da uno sbalzo di tensione possono essere anche rilevanti, pertanto l’ideale sarebbe prevenirli.
In caso di sovraccarico è l’interruttore magnetotermico ad intervenire per proteggere l’impianto isolandolo. Ma a volte non basta e, per evitare gli sbalzi di tensione, è consigliabile adottare delle piccole precauzioni come mettere al sicuro i vari dispositivi collegati all’impianto. Se sta per avvicinarsi un temporale meglio scollegare tutti gli apparecchi connessi alle rete elettrica e che una sovratensione potrebbe danneggiare. È consigliabile quindi staccare tutte le prese. Dotarsi di filtri di sovracorrente da inserire direttamente nelle prese per isolare la tensione in eccesso. Installare un limitatore o stabilizzatore di tensione da posizionare all’interno del quadro elettrico di casa. Si tratta di un dispositivo che, in caso di oscillazioni di corrente, si attiva ed entra in funzione. Il suo compito è quello di stabilizzare e mantenere i livelli di tensione sempre entro i limiti di tolleranza previsti dal fornitore di energia e in base ai quali sono stati progettati i vari elettrodomestici. Acquistare un salvavita da collegare al contatore. Comprare un gruppo di continuità o UPS che consente di salvare i dati ed evitare danni all’hardware. Si tratta di dispositivi in grado di garantire l’alimentazione elettrica dei vari apparecchi in presenza di sbalzi di tensione e black-out elettrici.
In assenza di elettricità, abbassare l’interruttore del contatore. Assicurarsi che i trasformatori funzionino bene. Controllare che i fili dell’impianto elettrico siano integri e in buone condizioni. Sostituire gli impianti obsoleti.
Mai provare ad intervenire sull’impianto elettrico da soli. Il fai da te è la soluzione sbagliata. Mettere mano ad un impianto senza rivolgersi a un professionista esperto è estremamente pericoloso, non solo per gli elettrodomestici, ma anche per l’incolumità di chi vi agisce.
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