Attualità

“Reflection in a Dead Diamond”: il cinema italiano brilla alla Berlinale

Il 75° Festival del Cinema di Berlino accoglie uno dei film più attesi in concorso: “Reflection in a Dead Diamond”, co-prodotto dalla casa italiana Dandy Projects di Simona Pelliccioli. Diretto dal duo franco-belga Hélène Cattet e Bruno Forzani, il film è stato presentato in anteprima mondiale, suscitando interesse per la sua narrazione audace e l’estetica innovativa.

Una produzione di grande qualità

Pelliccioli spiega cosa la spinge a scegliere determinati progetti: “Hélène e Bruno sono registi eccezionali, con un approccio unico alla messa in scena. Il protagonista è un uomo anziano che si rifugia nei ricordi di un passato eroico, ma il mondo che conosceva è ormai cambiato, decaduto. Un film che sorprende per la sua capacità di combinare elementi visivi e narrativi con una narrazione non convenzionale.”

Dopo numerose collaborazioni di prestigio, tra cui “Che strano chiamarsi Federico!” di Ettore Scola e “La mia casa è piena di specchi” con Sophia Loren, Pelliccioli considera questa co-produzione una realizzazione significativa: “Dandy Projects è il mio modo di superare i limiti imposti dal sistema. Ho scelto di prendere una strada indipendente e ora posso dire di essere arrivata dove volevo.”

Un cast internazionale per un’opera innovativa

“Reflection in a Dead Diamond” vanta un cast internazionale con Fabio Testi, Yannick Renier, Koen De Bouw e Maria de Medeiros, confermando il valore del cinema italiano e indipendente sulla scena internazionale della Berlinale.