Non sempre a determinare il salva vita che scatta in continuazione è un sovraccarico elettrico, quando cioè sono in funzione simultaneamente più elettrodomestici che provocano il superamento del limite massimo di corrente consentito. Questo è un problema che riguarda molte abitazioni. Cosa fare se salta la corrente? Nell’immediato ci si avvicina al quadro elettrico di casa per riattivare la corrente ma non sempre è la soluzione migliore.
Il salvavita è un dispositivo di sicurezza obbligatorio per legge che arresta il flusso dell’energia elettrica dal contatore all’abitazione in presenza di un guasto o malfunzionamento dell’impianto, come ad esempio dispersioni elettriche. Conosciuto anche come interruttore differenziale, in quanto rileva le differenze tra correnti elettriche in entrata e in uscita dall’impianto. Ha il compito di proteggere l’immobile in caso di guasto al contatore elettrico e di creare la messa a terra, scaricare il flusso elettrico verso terra.
Spesso l’interruttore differenziale viene associato e considerato sinonimo dell’interruttore magnetotermico. In realtà si tratta di due elementi distinti che compongono il salvavita con una loro funzione specifica. Infatti l’interruttore magnetotermico ha il compito di interrompere il flusso di energia elettrica in caso di corto circuito all’interno dell’abitazione (fenomeno che avviene quando due conduttori si toccano) o se si entra accidentalmente in contatto con parti in tensione. Gli interruttori magnetotermici hanno anche lo scopo di bloccare il flusso di energia in caso di sovraccarico del contatore che può avvenire, ad esempio, quando si usano più elettrodomestici contemporaneamente. Invece il differenziale evita la dispersione elettrica e mantiene un equilibrio tra la quantità di energia in entrata nel contatore e quella in uscita. In caso di squilibrio il salvavita scatta e fa saltare il circuito elettrico di casa e quindi il contatore.
Nella scelta vanno considerati tre parametri: Potere di interruzione, calcolato proporzionalmente alla corrente di corto circuito; Corrente nominale, ovvero il massimo valore di corrente elettrica che il circuito può supportare; Corrente di intervento differenziale, ossia il valore di corrente elettrica assegnato dal costruttore e che determina quello in cui l’interruttore scatta a protezione.
Il salvavita che scatta può dipendere da una serie i motivi, i più comuni sono un cortocircuito (si verifica quando due punti di un circuito elettrico entrano in contatto. In questo caso si assiste ad un passaggio di corrente di forte intensità, perché la resistenza è prossima allo zero); sovraccarico elettrico ( se più elettrodomestici sono azionati in simultanea, potrebbero produrre un impegno eccessivo di potenza, oltre cioè quella consentita dal proprio impianto); dispersione di corrente (una perdita di energia che si verifica quando la corrente elettrica passa ad esempio attraverso un conduttore non isolato perfettamente); umidità condensa e fenomeni atmosferici (il salvavita scatta anche per l’umidità o la condensa che si può creare nelle prese e negli elettrodomestici di un’abitazione, per la presenza di interruttori non adeguati, sbalzi di tensione attribuibili ad un flusso irregolare nella rete di fornitura elettrica o per il maltempo – fulmini che generano sovraccarico o pioggia che crea infiltrazioni d’acqua – ). Spesso il salvavita che scatta senza motivo è semplicemente rotto.
La corrente che salta senza motivo è un problema. Il salvavita del contatore scatta spesso nelle ore diurne, quando è più probabile che vengano usati più elettrodomestici in casa. Ma questo non toglie che il salvavita possa scattare anche di notte. Diverse sono le cause che portano ad avere un salvavita che scatta con tutto spento, e quindi all’apprenza senza un motivo. Quella più frequente è la presenza in casa di un elettrodomestico non isolato che fa azionare il differenziale. Per verificare che la causa sia questa, bisogna munirsi di un misuratore d’isolamento, staccare uno alla volta gli elettrodomestici e misurare l’assenza di dispersione tra conduttori e masse metalliche dell’apparecchio o tra conduttore di fase e neutro e conduttore di terra. Non vanno però escluse a priori altre motivazioni, come ad esempio la rottura del salvavita, disturbi o problemi alla rete elettrica comune, potenza del contatore insufficiente.
Il 21 febbraio alle ore 16.30, presso l’Ex Monastero di Santa Cecilia a Terni, sarà…
L'impiego di generatori come fonte di alimentazione di riserva durante le interruzioni di corrente è…
Dal 21 febbraio 2025 sarà disponibile su tutti i digital store e in rotazione radiofonica…
Non bisogna dormire tanto. Infatti dormire troppo non fa bene al nostro corpo e alla…
Dal 21 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “CONTROVENTO (OSTINATI…
Dal 17 febbraio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale la quinta…