Alimentazione

C’è una ragione scientifica per cui il microonde sarebbe poco adatto a scaldare l’acqua per il tè

C’è una ragione scientifica per cui il microonde sarebbe poco adatto a scaldare l’acqua per il tè, in quanto non lo fa in modo uniforme, con effetti negativi sull’infusione della bustina. Un gruppo di ricercatori cinesi però ha studiato un sistema per risolvere il problema. Basta disporre di una specie di bicchiere argentato. I forni a microonde scaldano grazie a un campo elettromagnetico indirizzato verso la camera di cottura, quella dove si mette il cibo o l’acqua da scaldare. Le molecole di acqua, grassi e carboidrati, sollecitate dalla particolare frequenza delle onde elettromagnetiche, vibrano e urtano tra loro generando calore, e di conseguenza permettendo la cottura del cibo o il riscaldamento delle bevande.

Grazie a questo principio il cibo si riscalda in modo più rapido rispetto ai sistemi tradizionali, che sfruttano la trasmissione del calore per irraggiamento, conduzione e convezione. Ma il riscaldamento non è uniforme, in particolare se il piatto del microonde non ruota. Nel caso degli alimenti con una crosta secca e un ripieno ricco di acqua, la parte interna tende a scaldarsi rapidamente, mentre perché sia calda anche la superficie serve più tempo, dato che le molecole d’acqua sono quelle più sensibili alle microonde.

I liquidi sono più uniformi nella loro composizione, ma il loro riscaldamento risente della forma del recipiente in cui sono contenuti. Così sono più caldi in superficie e meno sul fondo dei recipienti. Anche quando da una tazza d’acqua riscaldata al microonde esce del vapore, l’acqua sul fondo potrebbe essere anche solo tiepida. Ciò avviene perché, rispetto ai modi di riscaldamento tradizionali, quando si usa il microonde il fenomeno della convezione è molto limitato.

Nei microonde, in cui i moti convettivi sono molto deboli, non c’è uniformità nella distribuzione del calore. Per questa ragione sulle confezioni delle zuppe pronte si consiglia di scaldarle al microonde in due sessioni, mescolando tra l’una e l’altra. Lo si potrebbe fare anche con l’acqua per il tè, ma senza poter sapere quale sarà la temperatura finale dell’acqua. È questo il vero problema, secondo gli esperti di tè, perché per fare un buon tè l’acqua deve avere una temperatura precisa. Solo ad una temperatura specifica le sostanze che danno al tè il suo sapore, il suo colore e il suo profumo vengono diffuse nell’acqua nel migliore dei modi. Se l’acqua è più fredda si ottiene un tè “poco saporito”, mentre se è più calda alcuni aromi vengono rovinati.

Proprio perché a 100 °C l’acqua bolle, se si usa un bollitore è facile capire quando l’acqua la raggiunge, mentre con un microonde non è possibile. Anche scaldando l’acqua in più sessioni, mescolando tra l’una e l’altra non si può sapere che temperatura si è raggiunta. Per risolvere il problema della mancanza di uniformità nel riscaldamento dell’acqua col microonde, un gruppo di ricercatori dell’Università della Scienza e della Tecnologia Elettronica della Cina (UESTC), che ha sede a Chengdu, ha progettato un recipiente speciale, presentato in un articolo pubblicato sulla rivista AIP Advances. È un bicchiere di vetro alto che, nella parte superiore, è ricoperto da uno strato d’argento.

La forma del bicchiere degli scienziati di Chengdu è studiata pere far sì che il campo elettromagnetico sia meno forte sulla superficie dell’acqua al suo interno, perché l’argento devia le microonde. Il risultato è che l’acqua che sta più in alto nel bicchiere si riscalda meno di quella sul fondo, favorendo così i moti convettivi. Anche senza avere un bicchiere argentato, il microonde si può usare per fare un buon tè, se si parla di tè verde. Per la chimica degli aromi del tè verde, l’acqua deve avere una temperatura inferiore ai 100 °C, va bene se è compresa tra i 60 e gli 80 °C, un intervallo di temperature abbastanza ampio perché riscaldando l’acqua di una tazza al microonde, dopo aver mescolato, si possa ottenere un tè in regola.