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Liti fiscali: parte la banca dati della giurisprudenza tributaria

Entra nel vivo il progetto che permette di rendere più accessibili e trasparenti i contenuti delle sentenze della giurisprudenza tributaria mediante la consultazione gratuita, pubblica e telematica. Grazie alla banca dati della giurisprudenza tributaria i contribuenti potranno consultare i contenuti delle sentenze della giurisprudenza fiscale con la consultazione gratuita e telematica.

Con questo servizio è possibile ricercare e consultare la Banca dati della giurisprudenza fiscale del Ministero del Tesoro, gestito dal Dipartimento della Giustizia Tributaria. Si tratta di una fase di natura sperimentale, che permette di consultare le sentenze depositate dal 2021 al 2023. La banca dati della giurisprudenza fiscale sarà aggiornata con le sentenze digitali pubblicate dal corrente anno e con quelle analogiche depositate dal 2021.

Al momento sono state pubblicate oltre 329 mila sentenze. Grazie a questo servizio è possibile ricercare le ordinanze emesse dagli organi della giustizia fiscale di rinvio alla Corte di Cassazione, Corte costituzionale e Corte di giustizia dell’UE. La Banca dati della giurisprudenza fiscale del Tesoro consente ai contribuenti di venire a conoscenza dei precedenti giurisprudenziali in modo semplice, veloce, trasparente e gratuito.

È una piattaforma innovativa che consente ai contribuenti di accedere in modo intuitivo e semplificato. All’interno del servizio è possibile consultare e prendere visione delle sentenze fiscali di primo e di secondo grado. L’iniziativa è stata finanziata con fondi comunitari. Sono in corso implementazioni con le sentenze delle Corti superiori, ma anche della possibilità di controllare la presenza del ricorso e della relativa decisione. Grazie alla banca dati è possibile ricercare le ordinanze emesse dagli organi della giustizia fiscale.

Per accedere alla banca dati della giurisprudenza tributaria è necessario consultare il sito https://bancadatigiurisprudenza.giustiziatributaria.gov.it/, fare click su “Consulta La Banca Dati”. Poi si può provvedere alla ricerca di parole specifiche, anno e n. della sentenza, indicare il CGT primo grado provinciale, CGT secondo grado regionale, il valore della controversia, la data di deposito, la tipologia di giudizio (collegiale/monocratico), l’esito del giudizio, le spese di giudizio e la materia.

Riguardo alle materie nella banca dati è possibile reperire sentenze aventi ad oggetto: accise, accertamento imposte, agevolazioni, bollo, catasto, condono, concessioni governative, agevolazioni, Dogane, demanio, cosap, contenzioso, Ilor, Iciap, tributi indiretti, imposta sulle assicurazioni, Imu, intrattenimenti, Imu, Irap, Ires, ipotecarie, Iva, Irpef, Registro, pubblicità, rimborsi, successioni, donazioni, servizi estimativi, Tarsu, riscossione, tarsu, tosap, tasse automobilistiche, violazioni e tributi locali.

Da differenti anni i professionisti operanti nel settore tributario chiedevano alle autorità un sistema che rendesse trasparenti i rapporti tra tutte le parti del processo tributario (amministrazione tributaria e contribuente). In precedenza, era l’Agenzia delle Entrate ad aver accesso ai contenuti delle sentenze fiscali in maniera immediata e semplice rispetto ai contribuenti, i quali avevano a disposizione solo le pronunce pubblicate sulle raccolte di settori e sulle riviste.

La Banca dati è liberamente accessibile e gratuita. Questo progetto sperimentale è finalizzato alla digitalizzazione ed alla modernizzazione della giurisdizione tributaria. Il sistema che viene utilizzato è il Prodigit, il quale permette alla banca dati di raggiungere gli obiettivi fissati dal Pnrr. Le sue attività racchiudono la digitalizzazione delle attività e del sito di Dipartimento di Giustizia Fiscale, la sperimentazione di un modello di prevedibilità decisoria, l’adozione di strumenti innovativi per le attività e le mansioni svolte dai giudici tributari, l’adozione dell’intelligenza artificiale e l’implementazione della banca dati di giurisprudenza tributaria, la quale contiene le sentenze di primo e di secondo grado.

Redazione

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