Ideare, progettare e costruire imbarcazioni sportive e di pregio utilizzando materiali e tecnologie innovative. Al via già dal prossimo anno accademico (2024-2025) nel Campus di Forlì dell’Università di Bologna il corso di laurea magistrale in Ingegneria nautica, il primo in Emilia-Romagna e tra i primi in Italia, nato per rispondere a una domanda di professionalità e competenze di alto livello sempre più richieste dall’industria nautica e dal mercato. Il corso si focalizzerà sulla cantieristica di imbarcazioni da diporto di alto pregio, un’eccellenza tipica dei cantieri adriatici.
Progetto, obiettivi e risorse stanziate per finanziarlo sono stati presentati nella Sala del Consiglio della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì dai rappresentati della ‘squadra’ che ha visto affiancati in un proficuo lavoro pubblico e privato, rendendo possibile trasformare un’idea, fortemente attesa e voluta dal territorio, in realtà. Presenti per la Regione Emilia-Romagna gli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo Economico e Green Economy) e Paola Salomoni (Università e Ricerca); per l’Università di Bologna i professori Claudio Melchiorri, delegato del Rettore ai Rapporti con le imprese e ricerca industriale, e Alessandro Talamelli, referente per il Corso di studi in Ingegneria nautica; il direttore delle risorse umane Ferretti S.p.a. Andrea Brasini, il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Maurizio Gardini, il sindaco di Forlì Gianluca Zattini e il presidente della Camera di Commercio della Romagna Carlo Battistini.
Una delle peculiarità di questo progetto, che può contare su un finanziamento complessivo di quasi 7 milioni di euro (esattamente 6.857.900) riguarda infatti la presenza, accanto all’Università di Bologna e alla Regione Emilia-Romagna, di attori fondamentali del territorio: hanno deciso di contribuire con risorse proprie Ferretti S.p.a., Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Comune di Forlì e Camera di Commercio della Romagna. Il corso, che la Regione finanzierà con 1,5 milioni per il primo triennio, è progetto vincitore del bando il cui esito è stato recentemente approvato da una delibera della Giunta regionale. Il bando rientrava nel percorso tracciato dalla legge regionale 2 del 21 febbraio 2023 pensata per attrarre e trattenere i talenti: persone ad elevata specializzazione che possono trovare in Emilia-Romagna un lavoro, un proprio spazio professionale o di ricerca, o intraprendere un percorso di ulteriore alta formazione.
Tra gli obiettivi da perseguire, come indicato all’articolo 6 della stessa legge, il sostegno, anche finanziario, alle università, enti di ricerca e altri soggetti dell’ecosistema regionale della ricerca e dell’innovazione, la promozione di iniziative che nel quadro dell’offerta accademica del sistema regionale favoriscano la scoperta, creazione e valorizzazione di talenti ad elevata specializzazione in coerenza con gli ambiti della strategia regionale di specializzazione intelligente.
Il corso svilupperà diverse competenze che si ricollegano ad alcuni degli ambiti produttivi indicati nella strategia, in particolare quelli che coinvolgono mezzi di trasporto, meccanica e servizi di ingegneria, analisi e design, innovazione dei materiali, manufacturing 4.0, mobilità e motoristica sostenibile e innovativa, digitalizzazione, Intelligenza Artificiale, Big Data.
Agli 1,5 milioni messi a disposizione dalla Regione vanno aggiunti 2.362.900 euro dell’Università di Bologna e un contributo complessivo di 2.995.000 euro da parte degli altri cofinanziatori che insieme all’Università e alla Regione saranno parte di una cabina di regia, chiamata a riunirsi periodicamente per monitorare i risultati della nuova iniziativa didattica. Oltre a essere co-finanziatori, ciascuno dei membri sarà chiamato a ricoprire un ruolo legato alle proprie peculiarità.
Il Comune di Forlì (665mila euro di investimento) sarà chiamato da una parte a monitorare le esigenze del territorio e del sistema imprenditoriale, dall’altra a predisporre servizi, sostegni e facilitazioni al fine di rendere la città attrattiva per gli studenti. La Camera di Commercio della Romagna, (665mila euro) avendo la visione di insieme sulle dinamiche dell’economia e dell’occupazione in Romagna, potrà dare indicazioni rilevanti in merito all’aggiornamento di profili professionali e sbocchi occupazionali. Altri 665mila euro saranno messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, partner ideale per sostenere la partenza e lo sviluppo dell’iniziativa didattica visto che opera abitualmente in collaborazione con la realtà territoriale rappresentata dal sistema della rete sociosanitaria, della ricerca universitaria, della promozione culturale ed economica. Ferretti S.p.a. ha contribuito alla definizione dei profili professionali, degli sbocchi occupazionali e del piano formativo, e parteciperà attivamente alla didattica, illustrando in aula casi di studio aziendali, e attivando progetti per attività di laboratorio, tirocinio e tesi. Il suo contributo finanziario sarà di un 1 milione di euro.
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