Ci siamo. Arriva il solstizio d’estate 2024. Questo evento non è solo una giornata, ma un preciso istante. Infatti corrisponde al momento in cui il Sole raggiunge il suo punto più alto nel cielo, sopra il Tropico del Cancro. Questo evento varia dal momento che la durata dell’anno siderale (il tempo che impiega la Terra a compiere una rivoluzione completa attorno al Sole) è di circa 365 giorni e 6 ore, mentre il nostro calendario si basa su un anno di 365 giorni esatti. Ogni 4 anni si conteggia un anno bisestile con un giorno in più. Ma neanche questo accorgimento basta per allineare perfettamente i cicli astronomici al calendario civile ed ecco perché la data del solstizio può oscillare tra il 20 e il 22 giugno.
Per il 2024 l’atteso evento cade il 20 giugno alle 22:51 ora italiana. L’anno scorso invece si era verificato il 21 giugno, ma si è trattato di una pura casualità. Nonostante il solstizio d’estate segni l’inizio dell’estate astronomica, non coincide con l’inizio dell’estate meteorologica che è iniziata il 1º giugno. Quest’ultima si basa sulle temperature medie, che aumentano gradualmente durante la primavera, mentre il solstizio segna un preciso momento astronomico.
Il solstizio d’estate ha sempre avuto un significato culturale e spirituale. In Italia, la festa di San Giovanni Battista trae origine da antiche tradizioni legate al solstizio. Nei paesi scandinavi, il Midsummer è un momento di celebrazioni con danze e falò. In Perù, l’Inti Raymi, la festa del Sole, è un evento di grande importanza per la cultura Inca, mentre in Australia si celebra lo Yule, una festività che segna la rinascita della luce. Festività che risalgono a millenni fa e che riflettono il legame profondo dell’umanità con i cicli naturali del Sole e della Terra.
Si dice che il solstizio d’estate equivalga al giorno più lungo dell’anno ma anche della notte più corta. Ciò accade perché l’asse terrestre è inclinato di circa 23,5 gradi rispetto al piano della sua orbita attorno al Sole, il che causa una variazione nella quantità di luce solare che raggiunge le diverse parti del mondo durante il corso dell’anno. Al solstizio d’estate, l’emisfero nord è inclinato verso il Sole in modo ottimale, e pertanto riceve la massima esposizione alla sua luce. Questa giornata offre un periodo di luce diurna più lungo di qualsiasi altro giorno dell’anno. Più calore, e più ore per le attività dell’uomo si traducono in un momento di gioia e per estensione di rivalsa del bene contro le tenebre. È un fenomeno naturale dal forte impatto culturale che ha sempre segnato il culmine del ciclo stagionale. Ed è vissuto da molte tradizioni antiche e moderne come simbolo di fertilità, buon auspicio e abbondanza.
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