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Salute in Friuli Venezia Giulia: contributo professioni sanitarie per riorganizzare sistema

Invitare la Terza Commissione consiliare a visitare la Casa della salute della donna, dell’infanzia e dell’adolescenza a Gorizia, una struttura che rappresenta un’esperienza simbolo, frutto di scelte non facili e inizialmente contestate, a partire dalla chiusura del punto nascita di Gorizia, ma indispensabili e che hanno permesso, superando i particolarismi, di costruire un percorso evoluto e coerente con il bisogno di salute e con la capacità del sistema di offrire le risposte necessarie. E’ questa la proposta che l’assessore regionale alla Salute ha rivolto al presidente della Terza commissione consiliare, presente all’incontro organizzato nella ‘Casa della Contadinanza’ a Udine, in occasione della Giornata Internazionale dell’Ostetrica/o 2024. L’evento, a cui hanno partecipato, fra gli altri, la presidente nazionale della Federazione nazionale degli Ordini della professione di ostetrica (Fnopo) e la presidente dell’Ordine delle ostetriche di Udine e Pordenone, ha permesso un confronto con la Federazione, la presentazione del lavoro che le ostetriche/gli ostetrici svolgono nelle varie realtà regionali e le innovazioni e le strategie operative su cui poter lavorare assieme.

Durante l’incontro, l’esponente dell’Esecutivo del Friuli Venezia Giulia ha ribadito l’importante ruolo delle professioni sanitarie nella costruzione delle migliori soluzioni possibili per riorganizzare il sistema; un ruolo emerso anche nel recente tavolo di lavoro nel quale è stata manifestata un’incondizionata apertura per realizzare quel percorso correttivo indispensabile per risolvere le criticità di un sistema che, negli anni, non è riuscito a correre alla stessa velocità dei bisogni e dell’evoluzione della società. L’esponente della Giunta regionale ha espresso gratitudine per la leale collaborazione offerta e per i contributi e le proposte che giungeranno dalle professioni sanitarie in un lavoro corale che coinvolga tutte le componenti interessate così da continuare ad adempiere al dettato costituzionale per garantire il diritto alla salute per tutti. Un passaggio dell’intervento dell’assessore regionale ha riguardato, infine, la necessità di superare quelle logiche elettorali volte ad una ricerca del consenso a breve termine e a tutti i costi che, negli anni, hanno frenato la revisione del sistema sanitario impedendo di compiere scelte lungimiranti a favore della collettività.

Redazione

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