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Emergenza casa in Toscana: piano regionale da 90 milioni

Di fronte a un’emergenza abitativa che si fa sempre più pressante e in assenza di risorse che dal Governo non arrivano o addirittura sono state cancellate, come quelle sul fondo di sostegno agli affitti ad esempio, la Regione fa per il momento da sé e lancia un piano dedicato alla casa. “Si tratta di un intervento importassimo ed essenziale per le nostre comunità – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Di fronte ad una domanda così forte abbiamo deciso di finanziare un intervento immediato, supplendo ai finanziamenti statali che sono venuti meno, e costruendo per gli anni a venire azioni con un rapporto sinergico con gli enti gestori”. Complessivamente oggi la Toscana può contare su circa 50 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica, compresi quelli al momento sfitti da ristrutturare: edifici di proprietà dei Comuni, gestiti in forma associata attraverso undici gestori. Trecentomila sono le famiglie con un Isee, l’indicatore che misura reddito e patrimonio, inferiore a 16.500 euro, che è il limite per chiedere un alloggio Erp: tra questi 92 mila hanno redditi da povertà assoluta.

“Ci siamo assunti un impegno che si declina principalmente in due azioni – spiega l’assessora alle politiche sociali e alla casa, Serena Spinelli – l’efficientamento delle risorse già a disposizione del sistema da un lato e un’iniezione di nuove risorse dall’altro. E’ un impegno che assumiamo come Regione, visto che a livello nazionale non sta arrivando nessun tipo di erogazione per l’edilizia residenziale pubblica”. “Le risorse saranno utilizzate – aggiunge – sia per costruire nuovi alloggi pubblici sia per la ristrutturazione di appartamenti che così potranno essere assegnati a chi è in attesa”.

Per affrontare organicamente l’emergenza la Regione stanzia dunque 90 milioni di euro di risorse, attraverso il piano regionale per la casa che è stato approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessora Serena Spinelli. Il piano nasce dall’esigenza di concentrare tutti gli sforzi possibili sulla questione abitativa, ritenuta dalla Regione decisiva per contrastare la povertà e le marginalità sociali, e fondamentale per le politiche di welfare.

Al centro del piano ci sono due interventi completamente nuovi, ai quali sono stati destinati 40 milioni di euro, con l’obiettivo di incrementare il patrimonio di edilizia popolare. Il primo intervento, da 29,5 milioni di euro, permetterà la realizzazione ex novo di circa 150 nuovi alloggi. Il secondo, da 10 milioni di euro, sarà rivolto invece al patrimonio esistente: i fondi permetteranno il ripristino di circa 500 alloggi Erp attualmente sfitti (con priorità per quelli vuoti). Gran parte delle risorse (29,5 milioni su 40) arriveranno dal bilancio regionale: di 10 milioni sarà il contributo del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027, il cui accordo è stato recentemente siglato.
A questi si aggiungeranno successivamente 7 milioni di euro destinati alla eventuale sottoscrizione di quote del FNAS (Fondo Nazionale Abitare Sociale) al momento in cui il nuovo Fondo prenderà il via con l’approvazione della misura a livello nazionale.

Il piano regionale per la casa include poi altri 50 milioni di interventi per la realizzazione di abitazioni Erp già finanziati. 30 milioni riguardano interventi prossimi all’avvio o già avviati dai gestori Erp: a regime questi interventi produrranno la realizzazione di 700 nuovi alloggi Erp. Venti milioni sono invece relativi a programmi già previsti, che devono però ancora partire.

Queste due tranche, rispettivamente da 40 e 50 milioni, costituiscono il plafond pubblico del piano. A queste risorse si aggiungono poi i fondi che sono nella diretta disponibilità dei gestori Erp: in questo caso la Regione non ha il compito di finanziare, ma esclusivamente di autorizzare le opere. Il budget complessivo è, in questo caso, di 65 milioni (28 in fase di utilizzo e già autorizzate e 37 di euro da utilizzare) che saranno destinati alla manutenzione del patrimonio Erp.

Il pacchetto di interventi si completa con i fondi previsti dal piano di interventi complementari al Pnrr: complessivamente sono 93 milioni di fondi grazie ai quali si interverrà sulla manutenzione, l’efficientismo energetico e il miglioramento sismico di circa 2.700 alloggi. Attualmente siamo quasi a metà strada: 40 milioni sono stati già erogati. Il cronoprogramma che dovrebbe condurre tutte le opere a conclusione entro il marzo del 2026 è stato sin qui pienamente rispettato.

Redazione

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