Possiamo considerare lo stiramento muscolare come una lesione di media entità che altera il normale tono muscolare. Definito anche elongazione muscolare è la classica via di mezzo tra la classica contrattura, che consiste in un aumento involontario del tono muscolare e lo strappo e, cioè, la rottura delle fibre muscolari.
Ringraziamo il dottore Luigi Loreto dello Studio Delos di Napoli per i preziosi consigli che hanno reso questo articolo più ricco e interessante.
In ambito sportivo lo stiramento è piuttosto frequente. Esso è causato da un eccessivo allungamento delle fibre muscolari. Tra le cause più frequenti ci sono:
Quando un muscolo si allunga troppo e si stira anche i fusi neuromuscolari, posti in parallelo alle fibre muscolari, si allungano determinando il “riflesso da stiramento”. La conseguenza è un’improvvisa contrazione muscolare associata ad un contemporaneo rilassamento del muscolo antagonista. Questo meccanismo salva la struttura muscolare, ma non sempre mette l’atleta al riparo dallo stiramento muscolare.
Nello stiramento muscolare si avverte un dolore acuto ed improvviso, seguito da uno spasmo muscolare. Solitamente si tratta di un dolore sopportabile che, in alcuni casi, non obbliga a interrompere il proseguimento dell’attività. Continuando la pratica sportiva, però, aumenta il rischio che la situazione si possa aggravare. Per evitare lo strappo muscolare, si consiglia di fermarsi il prima possibile anche se il dolore avvertito è lieve.
Il consiglio migliore è il riposo. Un periodo di fermo dall’attività, compreso tra le due e le tre settimane, è fondamentale per evitare aggravamenti e eventuali recidive. In presenza di dolori è bene seguire questa procedura: immobilizzazione, applicazione di un impacco freddo con borsa del ghiaccio o con applicazioni di spray, bendaggio compressivo e sollecitazioni meccaniche sulla struttura lesa.
Una delle novità nel trattamento delle lesioni muscolari è rappresentata dalla FREMS. Per saperne di più su come la FREMS favorisce il recupero da lesioni muscolari, visita lo Studio Delos per i dettagli forniti dal dottor Luigi Loreto. E’ possibile cominciare il trattamento anche in fase acuta post-trauma ed il dolore, nel paziente, si riduce già dopo la prima terapia.
La tecnologia della frems terapia è costituita da segnali elettrici biocompatibili generati da neurostimolatori computerizzati e somministrati attraverso elettrodi transcutanei. I segnali FREMS (Frequency Rhythmic Electrical Modulation System) sono biocompatibili in quanto, a differenza delle tradizionali elettroterapie sono simultaneamente modulati in frequenza, ampiezza e durata, in grado quindi di interagire con i tessuti biologici. Inoltre, integrandosi perfettamente con la fisioterapia, offre una valida alternativa al trattamento farmacologico, ritardando o, in numerosi casi, evitando l’intervento chirurgico.
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