Il nuovo Sistema Bibliotecario di Torino mette in rete le Biblioteche civiche torinesi e quelle aderenti allo SBAM (Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese). Il progetto è il più grande d’Italia e permette la circolazione sul territorio di un vasto patrimonio di libri e documenti. BI.TO è un sistema integrato con un enorme patrimonio di libri, documenti, giornali e riviste in un unico grande catalogo e un’unica tessera, un progetto che coinvolge le biblioteche pubbliche dei 70 Comuni aderenti al Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana (SBAM) e le Biblioteche Civiche Torinesi, in accordo con la Regione Piemonte.
Il Sistema Bibliotecario Urbano di Torino (SBU) si articola in 18 sedi più il Bibliobus itinerante, che ogni giorno porta i servizi delle biblioteche in modo capillare su tutta l’area della città di Torino. A sua volta il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese (SBAM) riunisce biblioteche pubbliche, private e scolastiche della cintura torinese, coordinate dal 2004 dalle biblioteche capofila di Beinasco, Chieri, Chivasso, Collegno, Moncalieri e della Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana di Settimo Torinese.
Ad oggi gli iscritti ai due sistemi sono oltre 750 mila e 1 milione e 700 mila sono i prestiti di documenti annui. BI.TO è il più grande circuito integrato di un’area metropolitana in Italia, che risponde alle esigenze di un bacino di più di 2 milioni di abitanti, con oltre 4 milioni di titoli disponibili.
Il progetto si svilupperà in due fasi. La prima, di analisi e studio, prevede l’adozione di un nuovo software gestionale da parte del Sistema bibliotecario dell’Area metropolitana, in condivisione con quello delle Biblioteche civiche torinesi – passo necessario per avviare il servizio di circolazione libraria fra i due sistemi. In questa prima fase il prestito interbibliotecario non sarà ancora attivo, ma i lettori potranno già individuare, dal proprio catalogo di riferimento, i libri e i documenti presenti nell’altro, grazie all’implementazione di un sistema di interrogazione reciproca dei dati. La seconda fase prevede l’effettivo coordinamento e integrazione delle attività per la gestione di servizi condivisi, come ad esempio il prestito intersistema, la partecipazione a manifestazioni culturali e progetti comuni. Le circa 90 biblioteche del nuovo sistema condivideranno, inoltre, obiettivi di sviluppo e forme di cooperazione con altre istituzioni. Le biblioteche pubbliche sono il presidio culturale più diffuso sui territori, promotrici di molteplici attività sociali e formative per ogni fascia d’età, che le rendono luoghi di inclusione, socializzazione e partecipazione, al passo con i tempi anche dal punto di vista tecnologico. Un modello di cooperazione in costante aggiornamento rispetto ai servizi erogati, per rispondere appieno alle diverse esigenze dei lettori e dei cittadini.
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