E’ stata approvata la delibera di giunta regionale che consentirà di realizzare corsi di formazione per lo sviluppo di competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario regionale. La giunta ha dato il via libera all’atto di obbligo, che discende dall’accordo di collaborazione già stipulato tra Ministero della salute e Agenas, ovvero l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, e che impegna Regioni e agenzia a formare circa 4500 dipendenti in tutta Italia: in Toscana saranno circa trecento i destinatari della formazione, che sarà realizzata dal Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
“Investire sulla formazione del personale ci consentirà di gestire nel modo migliore una fase, come quella che si prospetta nei prossimi anni, densa di cambiamenti e sfide – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Ci aiuterà anche a gestire al meglio la programmazione legata al Pnrr, al netto dei problemi che derivano dalla rimodulazione prospettata in estate dal Governo e su cui continuiamo ad essere fortemente preoccupati. La missione del piano che riguarda le politiche per la salute valeva, per la Toscana, quasi 700 milioni distribuiti in poco meno di quattrocento progetti, il cui finanziamento ora è in parte non più certo”.
“All’attuazione di nuovi modelli organizzativi – spiega l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, che ha proposto la delibera – si devono accompagnare necessariamente nuove competenze. Le risorse economiche stanziate dal Pnrr permetteranno l’attivazione di corsi di alta formazione che saranno uno strumento valido per comprendere il cambiamento e gestire l’impatto umano di una transizione. Questo consentirà al personale impegnato in funzioni apicali di interpretare e accompagnare al meglio la realizzazione delle riforme, anticipando sfide e bisogni, con effetti importanti sul lungo periodo”.
Gli eventi formativi, finanziati con il fondi Pnrr, saranno di aiuto nella gestione dei cambiamenti in atto nella sanità pubblica, a partire dall’organizzazione territoriale dei nuovi modelli di assistenza che discende dall’oramai noto Decreto ministeriale 77 recepito dalla Toscana a fine 2022, ma anche su fronti di innovazione digitale come la telemedicina ed il fascicolo sanitario elettronico oppure la gestione stessa della programmazione pluriennale del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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