Salute

Diventare psicologo: il percorso post-laurea

L’interesse per la psicologia e le materia correlate al benessere è in crescita, alimentato soprattutto dal post pandemia, che ha generato fenomeni di ansia e preoccupazione che hanno portato le persone a richiedere un sostegno per superare momenti difficili. Si è inoltre abbattuto il tabù del ricorrere alle cure di uno specialista in psicologia e quindi è diventato anche più semplice parlarne. Secondo i dati di Adecco, sono cresciute del 148% le richieste per diventare psicologi, a conferma di una maggiore attenzione anche dal punto di vista professionale alla cura delle persone. In questo articolo parleremo della professione dello psicologo e dei percorsi post-laurea per specializzarsi in specifiche aree  della psicologia.

Diventare psicologo: il percorso universitario

Per diventare psicologo bisogna iscriversi alla facoltà di psicologia e superare il test d’ingresso, perché parliamo di un percorso a numero chiuso. Dopo aver superato la prova iniziale si può accedere al corso di laurea che prevede lo studio di discipline come pedagogia, neurofisiologia, varie branche della psicologia, sociologia e tutte le materie correlate all’apprendimento della psicologia umana. I piani di studio variano a seconda degli atenei e dell’orientamento che si desidera avere, perché la psicologia ha poi tante specializzazioni e scuole di pensiero.

Lo psicologo non è un medico, a differenza dello psicoterapeuta, che può esserlo, e dello psichiatra che è invece necessariamente un medico. Non prescrive quindi farmaci e non può richiedere esami clinici.
Dopo aver conseguito la laurea magistrale, il futuro psicologo dovrà sostenere l’esame finale, che, a differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, sarà da quest’anno accademico abilitante alla professione. Per esercitare però è obbligatorio iscriversi all’albo degli psicologi.

Il percorso post-laurea dello psicologo

 Dopo la laurea e l’iscrizione all’albo per iniziare a lavorare, lo psicologo può decidere di approfondire alcuni ambiti specifici per prendersi cura di persone con particolari disturbi e focalizzarsi su una precisa linea. Le opportunità di perfezionamento degli studi arrivano principalmente dai master post-laurea, che sono sempre più calibrati non solo sulle esigenze dei pazienti, ma anche su future problematiche psicologiche che saranno da affrontare. Tra i percorsi più richiesti, per via delle ricadute importanti sul benessere psicofisico, c’è il master sulle problematiche dei disturbi alimentari, che prevede una formazione orientata all’analisi del comportamento alimentare. Il corso post-laurea si può seguire in modalità tradizionale o anche online, grazie ai master post-laurea laurea delle università telematiche come Unicusano. Quest’ultima modalità consente di seguire le lezioni a distanza e on demand, con la possibilità di gestire il tempo di studio in maniera totalmente autonoma. Altri esempi sono rappresentati dai master dedicati ai disturbi del neurosviluppo o quelli in psicologia giuridica e forense, o ancora quelli in psicologia digitale. La lista è davvero lunga.

Sbocchi professionali dello psicologo

Lo psicologo può lavorare sia come dipendente, sia come consulente sia come libero professionista.  Nelle strutture pubbliche può accedere con concorso e svolgere la professione nelle strutture sanitarie o in altri contesti, a seconda della mansione per cui sono stati assunti. Nel privato può concordare contratto di lavoro dipendente o altre forme di lavoro. Lo psicologo può operare nelle scuole, nei centri di ricerca, nelle comunità terapeutiche e anche nel corpo sanitario delle forze armate.

Per lavorare invece negli ospedali  o nelle aziende sanitarie locali, lo psicologo dovrà conseguire un ulteriore percorso di specializzazione della durata di 4 anni in psicoterapia.