Biosicurezza degli allevamenti suini: il commento di Confai Bergamo
“Il contrasto alla diffusione della peste suina deve rimanere tra gli obiettivi prioritari delle istituzioni regionali e nazionali al fine di preservare una parte rilevante della filiera zootecnica dagli ulteriori danni economici e sanitari che si potrebbero originare. L’intervento anti-cinghiali della Regione Lombardia è apprezzabile, ma non bisogna abbassare la guardia”. Con queste parole Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec, ha commentato la decisione della Regione Lombardia di prorogare fino al prossimo 18 settembre la scadenza del bando per l’acquisto di recinzioni anti-cinghiali.
La misura di biosicurezza è rivolta a micro, piccole e medie imprese dedite all’allevamento di suini e prevede contributi a fondo perduto con un tetto massimo di 100.000 euro per ogni beneficiario, a copertura del 65% delle spese ammissibili.
“Si tratta di un provvedimento sicuramente utile nell’ottica di rafforzare la tutela del patrimonio suinicolo regionale – sottolinea il segretario provinciale di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo – , ma non bisogna dimenticare che, per cercare di arginare efficacemente l’emergenza della peste suina, occorre puntare ad una strategia di contenimento a tutto campo, garantendo anche elevati livelli di abbattimento dei cinghiali nel quadro di un’ampia collaborazione tra le istituzioni e il mondo venatorio”.