Impianti cerebrali nelle persone: tra fantascienza e realtà la sfida di Neuralink
Sembra di parlare di fantascienza ma invece è realtà. Neuralink ha ricevuto il benestare dalle autorità di regolamentazione USA per testare i suoi impianti cerebrali nelle persone. La start-up di Elon Musk ha ottenuto dalla Food and Drug Administration l’ok ad uno studio clinico sull’uomo è “un primo passo importante” per la sua tecnologia, che ha lo scopo di consentire ai cervelli di interfacciarsi direttamente con i computer.
“Si tratta di un primo passo importante che consentirà un giorno alla nostra tecnologia di aiutare molte persone”, ha dichiarato l’azienda su Twitter, aggiungendo che “le assunzioni per le sperimentazioni cliniche non sono ancora aperte”. Neuralink progetta dispositivi connessi da impiantare nel cervello per comunicare con i computer direttamente mediante il pensiero. Saranno usati per aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche.
La start-up ritiene gli impianti sufficientemente affidabili da poter essere interventi chirurgici elettivi. Le persone potrebbero pagare qualche migliaio di dollari per dotare il proprio cervello della potenza del computer. Sino ad oggi prototipi delle dimensioni di una moneta sono stati impiantati nei crani degli animali. Diverse scimmie sono capaci di “giocare” ai videogiochi o di “digitare” parole su uno schermo soltanto seguendo con gli occhi il movimento del cursore. Altre aziende stanno lavorando per controllare i computer con il pensiero, come Synchron che ha annunciato nel luglio 2022 di avere impiantato la prima interfaccia cervello-macchina negli USA.