Un piano straordinario per la sanità pubblica in Piemonte: 2 mila assunzioni entro il 2024
Risorse aggiuntive per 175 milioni in quattro anni, reinternalizzazioni per arrivare a 2.000 assunzioni entro il 31 dicembre 2024 al netto del turnover e delle stabilizzazioni, un corretto utilizzo delle risorse del decreto legge 34: questi i contenuti dell’accordo sottoscritto da Regione Piemonte e sigle sindacali del comparto sanità al termine del tavolo che porterà all’insediamento formale dell’Osservatorio regionale in materia di risorse umane in sanità, previsto per il 14 luglio insieme a quello “gemello” in costituzione per la dirigenza medica.
Presenti alla riunione il presidente della Regione Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti, il direttore regionale della Sanità Antonino Sottile e i rappresentanti di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fiasl, Nursind, Nursing Up.
Le 2.000 nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato saranno in una parte da definire con la dirigenza medica, al netto del percorso specifico per gli specializzandi. L’operazione prevede lo stanziamento di 25 milioni già nel 2023, e poi per il 2024, 2025 e 2026 di 50 milioni all’anno di coperture finanziarie aggiuntive per le aziende sanitarie che la Regione è in grado di assicurare con il Fondo per lo sviluppo e coesione. In particolare, all’interno della prossima programmazione 2021-2027 dei fondi Fsc la Regione ha presentato al Governo un piano che prevede di destinare 175 milioni al potenziamento della sanità territoriale, che permetterà alle aziende sanitarie di liberare nei propri bilanci risorse da investire sul personale, finanziando in questo modo il piano di assunzioni.
A questo si accompagna l’utilizzo progressivo delle risorse del dl 34. Le aziende sanitarie regionali, entro la fine dell’anno dovranno poi presentare alla Regione un’analisi delle esternalizzazioni mirata a definire progetti di internalizzazione che garantiscano un risparmio effettivo rispetto all’attuale affidamento all’esterno, consistente in almeno il 20 per cento della quota complessiva (attualmente circa 136 milioni all’anno) entro dicembre 2024. Le parti hanno concordano che questo piano è al netto del turnover e delle stabilizzazioni.
“Dopo 15 anni di gravissime riduzioni del personale della sanità pubblica – evidenzia il presidente Cirio – siamo di fronte a un’inversione di rotta radicale e di un’intesa con le organizzazione sindacali che ha l’obiettivo di dare ossigeno e risorse alla sanità pubblica, abbattere il precariato e potenziare gli organici nel rispetto degli equilibri di bilancio”.
“La Regione Piemonte non ha mai lesinato risorse per le assunzioni di personale sanitario – osserva l’assessore Icardi – come dimostrano i reclutamenti effettuati durante l’emergenza pandemica, senza limitazione ai bandi, e le successive stabilizzazioni del personale avente diritto, secondo i requisiti individuati dal Ministero. Questo accordo consolida un percorso fondamentale per la gestione della Sanità poiché si investe sul personale, il capitale più importante per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di assistenza sanitaria”.