Per l’istituzione del nuovo Registro Regionale dei Defibrillatori Semiautomatici Esterni (DAE) presenti in Sardegna, i responsabili delle strutture pubbliche e private dotate del dispositivo sanitario presenti nel territorio comunale di Cagliari sono invitati a presentare richiesta di iscrizione e trasmettere all’indirizzo email registrodae@areus.sardegna.it la modulistica scaricabile nella sezione “Iscrizione DAE al Registro regionale” della pagina principale del sito dell’Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna (AREUS) https://www.areus.sardegna.it/.
Tutti i defibrillatori censiti presenti anche a Cagliari, verranno così georeferenziati. E tramite una applicazione gratuita per telefonino di prossima attivazione, sarà possibile localizzarne la posizione esatta su mappa, verificarne gli orari di disponibilità e rilevare i nominativi dei referenti da contattare.
Tutto ciò consentirà a ogni cittadino, che si trovasse in prossimità di una situazione di emergenza, di rintracciare il defibrillatore più vicino e utilizzarlo, anche con il supporto del 118, in attesa dell’arrivo del personale di soccorso.
L’ambizioso obiettivo – è scritto testualmente in una nota AREUS indirizzata a sindaci sardi – discende dalla constatazione che in Sardegna si rilevano tra i 4 e i 5 casi al giorno di arresto cardiaco. Il danno cerebrale è immediato, con una riduzione della probabilità di sopravvivenza del 10% per ogni minuto trascorso in attesa di soccorsi. L’intervento tempestivo è quindi la chiave per limitare danni irreparabili al cervello e salvare la vita. In Sardegna è ora possibile attivare immediatamente i soccorsi chiamando il Numero Unico di Emergenza 112 ma i tempi di intervento, pur ottimali, non possono ritenersi paragonabili al rapido utilizzo di un DAE disponibile nelle immediate vicinanze dell’evento.
La bassissima densità di popolazione della nostra Regione (1/3 della media nazionale), su un territorio amplissimo (24’000 chilometri quadrati, più grande della Lombardia che però ha quasi 10 milioni di abitanti) e con collegamenti stradali spesso critici rende ulteriormente difficile arrivare con i mezzi dedicati al soccorso nei tempi standard.
Per questo è indispensabile non solo una capillare diffusione sul territorio dei defibrillatori, ma anche la puntuale conoscenza da parte di tutti i cittadini della loro dislocazione.
A tal riguardo, la Legge 4 agosto 2021 n.116 ha infatti finalmente “legittimato” all’uso del DAE anche i cittadini che non hanno seguito uno specifico corso di formazione. Gli attuali defibrillatori sono del resto concepiti per guidare l’operatore con istruzioni vocali passo-passo per il corretto posizionamento delle piastre e rilevano autonomamente la necessità o meno di erogare una scarica. Per queste ragioni e così funzionando, possono essere utilizzati senza alcun timore.
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