Le aziende del benessere e dell’estetica e del benessere in Italia tornano in positivo. Ad evidenziarlo il convegno nazionale che si è tenuto nei giorni scorsi “Antiche professioni e nuove opportunità”, promosso da Confesercenti Immagine e Benessere, il sindacato italiano delle professioni dell’estetica e del wellness.
In Italia i servizi degli acconciatori, manicure e pedicure sono svolti, per l’83%, da imprenditori individuali e liberi professionisti, percentuale pari al 68% per i centri di bellezza dove tra le forme giuridiche scelte risulta rilevante la società a responsabilità limitata. Il comparto si compone per il 67% di parrucchieri e barbieri, per il 28% da istituti di bellezza, per il 3% da centri di benessere fisico e per il 2% da manicure e pedicure.
Nel 2023, rispetto al 2021 si stima una crescita del 2,2%, all’incirca 3.400 attività in più. Un incremento spinto da pedicure +17% e istituti di bellezza +7%. Entrambe queste attività hanno registrato tassi di crescita contenuti ma positivi anche durante la pandemia del 2020, dove a soffrire di più sono stati i centri di benessere fisico.
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