Vietato per legge fumare all’aperto in Italia? Ecco cosa sta per cambiare
Il fumo fa male e uccide. Il Governo vuole porre un riparo e a breve sarà vietato per legge fumare all’aperto. Il provvedimento è stato messo a punto dai tecnici della Salute e prevede che non si possa più accendere né una sigaretta né una e-cig nei tavoli all’aperto di bar e ristoranti, così come alle fermate sempre all’aperto di metro, bus, treni e traghetti. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aveva già annunciato il divieto di fumo al chiuso esteso anche a prodotti da svapo, Iqos e consimili a tabacco surriscaldato. Le prime non sono a oggi sottoposte ad alcuna limitazione, salvo che nelle scuole e negli spazi aperti adiacenti agli ospedali oltre che al loro interno, mentre le seconde essendo un prodotto nuovo non sono affatto regolamentate, pur producendo fumo vero e proprio che non si dissolve nell’aria come il vapore delle e-cig.
Addio alle sale fumatori sia negli aeroporti sia in altri locali al chiuso. Stretta anche per la pubblicità delle sigarette elettroniche di vario tipo, per le quali saranno applicate le limitazioni già imposte ai prodotti da fumo tradizionali, per i quali è vietata qualsiasi forma pubblicitaria diretta e indiretta. La multa per chi trasgredisce ai nuovi divieti è di 275 euro, ridotta del 50% se si paga entro 60 giorni. Stessa sanzione del resto prevista per chi infrange il divieto di fumo tradizionale al chiuso.
Anche per e-cig e Iqos, così come per i tradizionali prodotti a base di tabacco fumati all’aperto, non saranno i gestori dei locali a potere comminare le sanzioni, ma vigili urbani o forze dell’ordine da questi chiamati in caso di mancato rispetto del divieto introdotto dalla “legge Sirchia”.