Con la sottoscrizione di un Accordo integrativo regionale è stata definita l’intesa fra il Sindacato Unico della medicina specialistica ambulatoriale (SUMAI) e la Regione Umbria che, tra i vari contenuti, riserva particolare attenzione al piano strategico per l’abbattimento delle liste di attesa. L’accordo è stato siglato, tra l’assessorato alla Salute della Regione Umbria e i rappresentanti del SUMAI, il Segretario Regionale e Provinciale Perugia Sumai, la dottoressa Francesca Castellani, insieme al segretario Provinciale Terni Sumai, dottor Andrea Raggi.
L’accordo – ha spiegato l’assessore alla Salute – è frutto di una delibera regionale. A seguito del periodo emergenziale, causato dalla pandemia infatti, la problematica delle liste di attesa si è accentuata in maniera esponenziale e quindi è stato necessario adottare tutti gli strumenti utili per recuperare le attività sospese o ridotte. Pertanto per quanto riguarda il contenimento liste di attesa, al fine di assicurare un’offerta appropriata alla domanda e tale da garantire equità di accesso ai servizi utilizzando strategie di aumento dell’offerta (ore aggiuntive di attività programmata, aumento del monte orario degli specialisti ambulatoriali), di interventi finalizzati all’appropriatezza e l’attivazione di prestazioni di particolare interesse (P.P.I) per garantire la presa in carico del paziente, con conseguente diminuzione dell’ospedalizzazione di pazienti affetti da patologie croniche.
Altro elemento cardine dell’accordo è la definizione dei criteri per l’individuazione delle zone disagiate in cui i medici e i professionisti che ci opereranno potranno usufruire di condizioni economiche più vantaggiose. Grande attenzione è stata rivolta all’attività dei medici che lavorano negli istituti penitenziari essendo, le Aziende USL, in notevole difficoltà ad individuare medici disponibili ad acquisire incarichi in tali contesti.
Il segretario Regionale Sumai, Francesca Castellani, ha espresso la propria soddisfazione dichiarando che si tratta di “un accordo di portata storica che i quasi 400 specialisti ambulatoriali umbri aspettavano da troppi anni. L’ultimo accordo regionale risale addirittura al 2007 con un’integrazione nel 2013 e non era più coerente né con l’attuale accordo nazionale, né con i tanti cambiamenti in ambito sanitario degli ultimi anni. Siamo pronti – ha aggiunto – a contribuire alla risoluzione della problematica delle liste di attesa tanto sentita dai pazienti umbri. Inoltre, aver riconosciuto un incentivo economico ai medici e ai professionisti che lavorano nelle zone disagiate ha una grandissima rilevanza in un momento storico così delicato anche a causa della carenza dei medici. Confidiamo che questo accordo sia l’inizio di una collaborazione sempre più costruttiva fra noi specialisti ambulatoriali, la Regione e le Aziende Sanitarie nell’interesse dei cittadini umbri”.
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