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Il covid continua a mutare: Centaurus sempre più dominante

Si chiama Centaurus la sottovariante BA.2.75 di Omicron, individuata in India all’inizio di maggio. Essa preoccupa per la sua elevata trasmissibilità, che potrebbe portarla ad essere dominante. Secondo gli esperti della banca dati internazionale NextStrain potrebbe essere 13 volte più veloce nel diffondersi rispetto a BA.5. La presenza di Centaurus è aumentata rapidamente in India, con un tasso di crescita costante di 0,13 al giorno, rispetto allo 0,01 di BA.5. Questo suggerisce che l’ultima arrivata della famiglia Omicron potrebbe essere competitiva a livello globale. Casi di BA.2.75 sono stati registrati in India, Regno Unito, Usa, Giappone, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Nepal, Indonesia e in alcune nazioni europee, come Olanda, Danimarca, Lussemburgo e Germania.

Una sola sequenza riconducibile a BA.2.75 è stata registrata anche in Italia nel campionamento dell’11-17 luglio dell’Istituto superiore di sanità. BA.5 rimane dominante: nel periodo 18-24 luglio rappresentava l’86% dei casi, seguita da BA.4 (11.6%), BA.2 (1.6%) e BA.1 (0.8%). Gli esperti sono preoccupati per l’elevato numero di mutazioni contenute in Centaurus e raccomandano la quarta dose di vaccino per tutti coloro che sono candidati a riceverla. Secondo uno studio le capacità di BA.2.75 di sfuggire ai nostri anticorpi non sarebbero migliori rispetto a quelle di Omicron 5. I ricercatori (dell’Imperial College di Londra, Karolinska Institutet di Stoccolma, Università di Città del Capo e Politecnico di Zurigo) hanno usato campioni di sangue prelevati da persone contagiate con la variante Delta (prima di novembre 2021) e Omicron 1 (all’inizio del 2022) per vedere come i loro anticorpi reagissero a contatto con Centaurus. Gli infettati con Delta riuscivano a tenere a bada la nuova variante molto peggio rispetto agli infettati con Omicron 1 e questo potrebbe spiegare la situazione particolare dell’India, dove Delta è stata protagonista di un’enorme ondata nel 2021.

BA.2.75 ha 45 mutazioni in comune con BA.5 e 15 peculiari. Tra queste, 8 si trovano nella proteina Spike (BA.5 ne ha 3). In particolare, differisce rispetto a BA.2 per due mutazioni chiave: G446S e R493Q. La capacità di Sars-CoV-2 di “beffare” gli anticorpi sta aumentando, anche perché la distanza delle varianti che si sono susseguite nel tempo dall’originario virus Wuhan – su cui sono stati progettati i vaccini in uso – è enorme e i ceppi sono molto diversi tra loro anche all’interno di Omicron. Ciò comporta una maggiore difficoltà nel frenare i contagi, che significa maggior trasmissibilità del virus e più persone che si riammalano. Rimane solida la protezione che ancora offrono i vaccini nei confronti della malattia severa. Ad oggi il virus non è andato nella direzione di aumentare il suo impatto patogeno.

Redazione

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