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L’og-getto che non getto, premiati al Santo Stefano di Bologna i racconti che fanno rivivere gli oggetti smarriti

Sabato scorso, nella sala Biagi del Quartiere Santo Stefano, l’assessora Roberta Li Calzi e la presidente del Quartiere Rosa Maria Amorevole hanno premiato i vincitori de “L’og-getto che non getto”, il progetto culturale di riciclo creativo rivolto alle scuole superiori della città, realizzato dall’associazione VisuAli, con il patrocinio e il contributo del Quartiere Santo Stefano e dell’ufficio Oggetti rinvenuti del Comune di Bologna. Il progetto prevede di dare una seconda opportunità agli oggetti smarriti, facendoli rivivere in brevi racconti scritti dagli studenti e premiando i racconti più belli. L’obiettivo del progetto e di sensibilizzare alla cultura del riuso. Sono dodici le classi, tra seconde, terze e quarte, coinvolte in questa quinta edizione del concorso letterario, provenienti dai licei Fermi, Bassi, San Luigi e Arcangeli, per un totale di circa 300 racconti, di cui 50 sono arrivati alla selezione finale e 23 saranno premiati.

I racconti sono dedicati a uno degli oggetti smarriti portati in classe dall’associazione VisuAli, che provengono dall’ufficio oggetti rinvenuti del Comune. Fanno parte dei circa 9 mila oggetti persi, abbandonati, scordati raccolti dall’ufficio, che nessuno rivendica come propri e che messi all’asta dopo circa un anno, non vengono acquistati da nessuno. Sono gli oggetti che il Comune assegna tramite bando pubblico alle associazioni della città, per progetti di riuso come questo, presentato dall’associazione VisuAli.

Il tema proposto è “Il giro del mondo” e tutti i racconti sono stati ambientati in vari paesi del mondo, dove gli e le studenti hanno immaginato lo smarrimento dell’oggetto e la sua possibile seconda vita, cercando di evidenziare una problematica locale. Gli insegnanti hanno scelto i racconti per la selezione finale, effettuata da una giuria di esperti che ha selezionato i 23 testi vincitori che saranno premiati con la pubblicazione nel volume “L’og-getto che non getto”, una sorta di catalogo dei racconti corredati dalle immagini degli oggetti smarriti cui si ispirano. Gli oggetti saranno donati all’associazione Re-use with Love.

Inoltre gli autori dei racconti più belli sono stati premiati con un buono da utilizzare nella Libreria Ubik Irnerio, un buono colazione del Forno Brisa e verranno piantati, a nome di 10 finalisti, degli alberi.  Novità del concorso di quest’anno è l’aggiunta alla sezione speciale in inglese, di altre due lingue: spagnolo e francese.

Redazione

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