Prima la Xylella portata dalla mosca sputacchina, ora l’invasione del Bostrico Tipografico. Il nuovo “incubo” è l’insetto killer del legno che ha già attaccato ben 14 milioni di alberi e mette a rischio il bosco italiano in particolare in fascia alpina. A lanciare l’allarme sono Coldiretti e Federforeste.
Il parassita killer Ips typographus infetta gli abeti indeboliti dagli effetti dei cambiamenti climatici. La sua avanzata comporta una strage di alberi. Il bostrico si infila sotto la corteccia dove scava intricate gallerie che interrompono il flusso della linfa in particolare agli abeti rossi, ma anche al larice, l’abete bianco e il pino silvestre, uccidendoli nel giro di poche settimane.
L’invasione si è scatenata a causa della presenza di una grande quantità di legname ancora a terra nelle zone più impervie colpite dalla tempesta Vaia – evidenzia Coldiretti – visto che questo insetto di forma cilindrica e di colore bruno, lungo circa cinque millimetri, ha cominciato a riprodursi a un ritmo sempre più preoccupante, partendo dai tronchi a terra e infettando poi le piante ancora in piedi.
In primavera i maschi del Bostrico entrano sotto la corteccia delle piante e si accoppiano con le femmine che scavano nel legno gallerie lunghe fino a 15 centimetri, dove depongono in media ottanta uova dalle quali escono larve che, a loro volta, creano cunicoli di 5 o 6 centimetri per nutrirsi e crescere dando vita a una nuova generazione di assassini. Una volta che la popolazione si moltiplica e diventa aggressiva, il bostrico lancia attacchi di massa che portano in breve tempo alla morte delle piante e rendono inutilizzabile il legno.
In Italia ci sono oltre 11 milioni di ettari di foreste molto vulnerabili perché è mancata l’opera di prevenzione a causa dell’incuria e dell’abbandono, diventando spesso vere giungle ingovernabili. Per difendere il bosco italiano occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.
La devastazione causata dall’insetto killer del legno ha anche come effetto l’aumento del deficit commerciale nel settore del legno, dove l’industria italiana è la prima in Europa ma importa dall’estero più dell’80% del legname necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento, per un importo di 4,8 miliardi nel 2021 con oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali, che in Italia si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla prima lavorazione dei tronchi.
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