Medicina estetica: un collirio contro la palpebra cadente
Un collirio efficace contro la ptosi (abbassamento) della palpebra e che aiuta a risolvere le complicanze post trattamento con il botulino. E’ il nuovo farmaco approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense e che presto potrebbe arrivare anche in Europa. La soluzione oftalmica, a base di cloridrato di ossimetazolina, è l’unico trattamento approvato specificatamente per la ptosi (la condizione in cui una o entrambe le palpebre superiori sono abbassate e coprono parzialmente o totalmente la pupilla): è in grado di sollevare le palpebre superiori senza intervento chirurgico, agendo direttamente sul muscolo di Müller. Il collirio ha risvolti positivi anche per la medicina estetica, in particolare nell’ambito degli impieghi della tossina botulinica.
“Su un punto dobbiamo fare chiarezza: non sostituisce la blefaroplastica estetica che corregge invece l’eccesso di cute della palpebra superiore”, spiega Salvatore Piero Fundarò, presidente di Aiteb, Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. “Ma può essere uno strumento in più, molto interessante in medicina estetica, per risolvere una rara complicanza che la tossina botulinica può dare. Se, infatti, il botulino agisce involontariamente sul muscolo che eleva la palpebra superiore, ne determina l’abbassamento e l’impossibilità di aprire completamente l’occhio. E’ una complicanza di solito lieve che si verifica alcuni giorni dopo il trattamento e scompare spontaneamente dopo un paio di mesi dall’insorgenza. Questo collirio può favorirne la riduzione dell’entità in attesa della sua scomparsa, agendo sul muscolo di Müller e alzando la palpebra”.