Ci sono condizioni climatiche che arrecano danni all’uomo come l’eccesso di calore. Troppo caldo infatti fa male ad apparati come quello cardiovascolare, ma anche alla fertilità dell’uomo. Temperature eccessive influiscono sulle componenti che sovrintendono la capacità riproduttiva. Già durante lo sviluppo anche l’esposizione al calore compromette la funzione propria degli spermatozoi.
L’uomo ha maggiori sistemi di protezione per i genitali e per il suo apparato riproduttivo. Ma il cambiamento climatico che sta interessando tutto il pianeta sembra avere effetti negativi anche sulla riproduzione uomana. “L’aumento di un grado della temperatura ambientale accresce di 0,1 gradi C° anche quella scrotale che, a sua volta, riduce negativamente la qualità e la quantità degli spermatozoi” spiega Fabrizio Palumbo, responsabile scientifico della Società italiana di andrologia (Sia). “Nell’uomo, per esempio, stiamo assistendo a una progressiva riduzione del volume dei testicoli, al punto che i parametri di ‘normalità’ sono già stati rivisitati al ribasso. L’involuzione della fertilità maschile pare ormai un dato di fatto, ma incolpare solo il fumo, i contaminanti chimici, o le infezioni sessuali sta diventando un mantra riduttivo. Rendiamoci conto che anche l’ambiente incide, non poco e non solamente, per i lavoratori a rischio”.
“Gli studi sugli animali, per esempio su farfalle e coleotteri, mostrano che l’aumento delle temperature sta probabilmente contribuendo all’estinzione di alcune specie perché l’apparato riproduttivo maschile e gli spermatozoi in particolare sono molto sensibili al caldo” aggiunge Alessandro Palmieri, presidente Sia e ordinario di Urologia alla Federico II. “In alcuni casi, si è assistito a un calo di tre quarti della produzione di spermatozoi, mentre la capacità di fecondazione è crollata: solo un terzo degli spermatozoi resta vitale e raggiunge l’obiettivo, la maggioranza muore prima di arrivare a fecondare il gamete femminile. Per di più gli effetti negativi si tramandano anche sulla prole eventualmente generata che risulta meno fertile, con un 25 per cento di riduzione delle capacità riproduttive”.
L’allarme è stato lanciato dalla Sia, in occasione della sessione sul clima tenuta a Glasgow: il numero medio degli spermatozoi degli uomini oggi è dimezzato rispetto a quarant’anni fa, e un italiano su dieci è infertile. L’apparato riproduttivo maschile paga in misura maggiore rispetto a quello delle donne l’aumento della temperatura.
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