Nuvaxovid, il vaccino della biotech statunitense Novavax, sbarca anche a Londra. Dopo l’Indonesia, prima Nazione ad autorizzarne l’uso di emergenza, e le Filippine, anche il Regno Unito si appresta a dare l’approvazione per l’immissione in commercio. Il governo ha già ordinato 60 milioni di dosi.
Novavax, a differenza dei vaccini a mRNA (come Pfizer/BioNTech e Moderna) o a vettore virale (come AstraZeneca e Johnson&Johnson), è sì un vaccino di nuova generazione, ma ha alle spalle una lunga storia di studi e prove di sicurezza ed efficacia. Infatti rientra nei vaccini proteici, una tipologia già in uso da decenni contro patologie come pertosse, epatite e meningite, herpes zoster e altre infezioni virali. I vaccini proteici, per provocare una risposta immunitaria, forniscono alle cellule proteine e coadiuvanti, invece che un frammento di codice genetico. Si tratta pertanto di un vaccino realizzato a livello biologico con proteine ricombinate.
Nella domanda presentata da Novavax alla Food and Drug Admininstration (Fda) è scritto che in uno studio su 30.000 persone il farmaco ha mostrato un’efficacia del 90%. Il test è stato svolto prima dell’arrivo della variante Delta. L’Ema comunque dovrebbe deliberare molto prima della Fda perché, negli Stati Uniti, Novavax ha dovuto risolvere problemi di produzione.
Novavax, prodotto dall’omonima azienda biotecnologica americana di Gaithersburg, nel Maryland, tra gli altri vantaggi ha quello di essere economico oltre che di facile trasporto e stoccaggio dato che può essere conservato in un normale frigorifero. Si somministra in due dosi a 21 giorni di distanza.
Ci sono anche altri vaccini anti Covid a base di proteine che sono all’ultimo stadio di studi clinici, tra cui uno sviluppato da Sanofi e GSK. I dati finali della sua sperimentazione di fase 3 sono attesi a breve, ma anche in questo caso il Regno Unito ne ha già ordinato 60 milioni di dosi. I regolatori britannici, secondo il Guardian, sembrerebbero pronti a dare l’ok a Novavax, che diventerebbe il quarto vaccino autorizzato nel Paese. In realtà, secondo il National Health Service (Nhs), i vaccini autorizzati nel Regno Unito sono già quattro: AstraZeneca, Pfizer/BioNTech, Moderna e Johnson&Johnson, che però si legge sul sito del Nhs sarà disponibile alla fine dell’anno.
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