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Quali sono gli stereotipi di genere di cui sono portatori i Giovani italiani

La ricerca “GAP – Giovani alla Prova – Ricerca su atteggiamenti e comportamenti degli adolescenti italiani” (GAP 2020) e le indagini svolte nell’ambito dell’Osservatorio Mutamenti Sociali in Atto COVID-19 (MSA-COVID19), l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Irpps), hanno misurato gli stereotipi di genere di cui sono portatori i Giovani del nostro paese. La ricerca GAP, condotta durante il 2019, si è rivolta a 3.273 studenti e studentesse italiane che frequentano le scuole superiori in Italia. A questi adolescenti è stato chiesto di esprimere il proprio livello di accordo su una serie di affermazioni riguardanti il rapporto tra uomini e donne.

I risultati confermano la presenza di una pronunciata stereotipia di genere, per la quale 4 adolescenti su 10 ancora ritengono che debba essere l’uomo a mantenere la famiglia. Affermano ciò anche il 25% delle studentesse. Un maschio su 4 ritiene che l’uomo debba comandare in casa. Tra i vari temi affrontati, è di interesse anche la lettura di genere che gli studenti offrono del tradimento nelle coppie: 1 maschio su 5 pensa che il tradimento femminile sia più grave di quello maschile. Vige invece la constatazione che l’uomo non solo può, ma deve, svolgere le faccende domestiche. Gli adolescenti vivono una situazione di permanenza e pervasività di atteggiamenti stereotipati, pur nella convinzione che sia necessario il superamento di certi comportamenti tradizionalisti e antiquati e della forte rigidità dei ruoli di genere.

I risultati di GAP 200 mostrano inoltre che le ragazze, in ambito scolastico, sono vittime privilegiate di varie forme di discriminazione e violenza. Sono soggette all’esclusione dal gruppo il 40% delle studentesse contro il 20% degli studenti; il 31% delle ragazze subisce insulti per l’aspetto fisico contro il 17% dei ragazzi; almeno 1 studentessa su 10 viene offesa in quanto donna.

Analogo è l’atteggiamento verso il sessismo e l’omofobia. Il primo è in media tollerato, ritenuto un atteggiamento degno di rispetto e non giudicabile negativamente se non contestualizzato, da almeno uno studente su 10. I maschi presentano però una tolleranza al sessismo superiore alle femmine (13,4% contro 5,4%). Infine, sempre circoscrivendo l’analisi sulle opinioni sulle diversità di genere, si evidenzia un ancor più elevato livello di tolleranza all’omofobia. Questa può essere definita presente in 1 adolescente su 4, in particolare tra i maschi, ma non solo (32,7% dei maschi e 14,6% delle femmine).