Sulle tracce della Vespa nel museo Piaggio di Pontedera
Pontedera sorge nel Pisano nei pressi della confluenza tra il fiume Era e l’Arno. Per alcuni secoli rappresentò l’unico punto in cui si poteva attraversare il fiume e pertanto Pontedera fu a lungo contesa da Pisa e Firenze. La storia recente di Pontedera è legata al Made in Italy con la Vespa. Nel 1924 l’ingegner Piaggio trasferì qui parte delle sue industrie dopo avere rilevato le Costruzione Meccaniche Nazionali di Pontedera. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la fabbrica fu riconvertita per produrre il motorino poi divenuto oggetto di culto, conosciuto in tutto il Mondo.
Ma Pontedera non è solo Piaggio. La Propositura dei Santi Jacopo e Filippo è un monumento in stile neoclassico, realizzato tra il 1842 ed il 1864 su progetto di Giuseppe Michelacci. All’interno si ammirano opere d’arte di valore come l’Annunciazione di Jacopo Chimenti, la Madonna della Mercede di Francesco Curradi, alcuni affreschi di Dilvo Lotti e una Deposizione di autore ignoto.
Il Santuario del Santissimo Crocifisso (la chiesa vecchia), risale al 1270 anche se nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche che ne hanno stravolto l’aspetto. L’interno è a una navata con una serie di altari laterali. Qui sono conservate alcune opere tra cui una scultura lignea, Annunziata, proveniente dalla bottega di Nino Pisano (XIV secolo) e la Madonna del Rosario tra i santi Monica, Domenico e Agostino vescovo del Cigoli (1595).
Ma veniamo al Museo Piaggio di Pontedera, inaugurato nel 2000 all’interno dei locali della fabbrica che ha visto nascere il mito della Vespa. Al suo interno sono esposti più di 250 pezzi con una grande collezione di Vespe, risalenti alla produzione ferroviaria e aeronautica di inizio Novecento e moltissimi altri mezzi tra Api, ciclomotori e moto realizzate da alti marchi storici italiani come Aprilia, Gilera e Moto Guzzi. Il museo è un vero e proprio riferimento per gli appassionati ed ogni anno attira centinaia di migliaia di visitatori.