Categories: Salute

La probabilità di ammalarsi di osteoporosi aumenta con l’aumentare dell’età fino a colpire una donna su tre e un uomo su cinque

Osteoporosi significa letteralmente porosità dell’osso. E’ una malattia caratterizzata, sia da una riduzione della massa ossea, cioè della quantità dell’osso, che da un’alterazione della sua architettura, cioè della qualità. Questo porta a una maggiore fragilità dell’osso e lo espone al rischio di fratture. Le regioni più frequentemente coinvolte sono l’anca, la colonna vertebrale toracica e lombare, il polso e la spalla. Molto spesso questo impoverimento progressivo dell’osso si verifica senza sintomi, così che la malattia, se non ricercata attraverso esami specifici, viene frequentemente diagnosticata in occasione di una frattura, che può derivare da un trauma di lieve entità.

L’incidenza dell’osteoporosi e le fratture correlate aumentano con l’aumentare dell’età fino a colpire una donna su tre e un uomo su cinque nell’arco della vita. L’osteoporosi può essere prevenuta, diagnosticata (prima delle complicanze) e trattata per ridurre il rischio di incorrere in una frattura.

L’osteoporosi viene distinta:

in primaria, post-menopausale o senile
secondaria, legata a diverse patologie e ad assunzione di farmaci.
L’osteoporosi post-menopausale è legata al calo degli estrogeni che si verifica appunto in menopausa e colpisce dal 5 al 29% delle donne in questo periodo della vita, interessando soprattutto le vertebre.

L’osteoporosi senile colpisce entrambi i sessi e si verifica a un’età più avanzata interessando fino al 6% della popolazione. Interessa tanto la colonna vertebrale quanto le ossa lunghe (es. femore), il bacino ed altre sedi, provocando fratture a carico delle vertebre, del collo femorale, del polso e dell’omero.

L’osteoporosi secondaria si verifica in corso di malattie endocrine (morbo di Cushing, malattie della tiroide e delle paratoroidi), di neoplasie (può essere facilitata anche da alcuni trattamenti anti-tumorali), di malattie croniche (bronco pneumopatia cronica ostruttiva, diabete mellito, scompenso cardiaco), di alcune malattie reumatiche (es. artrite reumatoide) e gastrointestinali (es. morbo di Crohn, celiachia) e per assunzione cronica di alcuni farmaci (cortisonici, anti-epilettici, immunosoppressori, ormoni tiroidei ecc.).

Fonte: salute.gov.it

Redazione

Recent Posts

Roma. Area verde via Marcello Candia, ok della Giunta al progetto

La Giunta capitolina ha approvato la delibera presentata dall'Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, relativa al progetto di fattibilità…

1 giorno ago

Ascanio presenta il nuovo brano “Piazzale Michelangelo”

Dal 22 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “PIAZZALE MICHELANGELO”, il nuovo singolo di Ascanio…

1 giorno ago

Il sole e la pelle: un connubio tra bellezza e benessere

Quando ci esponiamo al sole, il nostro corpo reagisce in vari modi, ma il più…

2 giorni ago

L’invecchiamento non procede in modo costante: ecco le date cruciali

Nella fase in cui si invecchia ci sono due date fondamentali, la prima a 44…

3 giorni ago

Confcooperative Alpe Adria: cresce il turismo di comunità

In Friuli VG, la disponibilità turistiche degli “affitti brevi” sono circa 9.000 con una crescita…

4 giorni ago

Con il 2025 arriva il rincaro delle multe stradali: si adeguano all’inflazione

Brutte notizie per milioni di automobilisti italiani. Sono in vista aumenti delle multe stradali fino…

5 giorni ago