Tra l’alimentazione è il caldo c’è una stretta correlazione. L’organismo in condizioni di temperature elevate reagisce in svariati modi, ad iniziare dal sudore. Questo liquido viene generato dalle ghiandole sudoripare per favorire la dispersione del calore in eccesso. Ma sudando si perdono sostanze importanti come sali minerali che vanno reintegrati mediante l’alimentazione.
La sudorazione, per quanto fastidiosa, è un processo fisiologico utile dal momento che con essa l’organismo mantiene il corretto equilibrio termico. Non è il sudore a determinare la dispersione di calore ma la sua evaporazione. Pertanto, quando il clima è umido e afoso, l’evaporazione del sudore è più lenta e difficile e si avverte il caldo con maggiore disagio rispetto a quando il clima è secco e ventilato, anche se la temperatura esterna è identica. Quando l’organismo si trova in carenza di liquidi, il cervello attiva il segnale della sete, per mezzo della quale invita e reintegrare le scorte di acqua. Il sudore non è composto soltanto di liquidi. Vanno reintegrati anche i sali persi.
I sali minerali contenuti nell’organismo sono essenziali, assicurano l’equilibrio idrosalino e il corretto funzionamento degli enzimi che trasformano in energia i cibi assunti. Si suddividono in macroelementi, microelementi e oligoelementi. I primi sono quelli di cui bisogna assumere le maggiori quantità (calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, potassio e cloro). I microelementi e gli oligoelementi sono presenti in quantità più basse o in tracce, ma i loro giusti livelli sono importanti. Tra i microelementi c’è il rame, importante per la pigmentazione della pelle perché è coinvolto nella formazione della melanina; lo iodio, essenziale per il buon funzionamento della tiroide; Il ferro, indispensabile per la formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina, le sostanze che trasportano l’ossigeno nei tessuti. Ci sono poi il selenio, lo zinco, il nichel e il silicio, ciascuno con una propria importante funzione.
L’acqua è semplice da reintegrare, mentre bisogna conoscere le fonti da cui approvvigionare i sali dispersi. Il calcio si trova nel latte e nei latticini, nei legumi, nelle verdure a foglia verde, nel polpo, nei gamberi e nelle cozze. Un’altra ottima fonte di calcio è l’acqua. Infatti alcune sorgenti ne contengono delle buone quantità. Le etichette delle bottiglie ne riportano la composizione ed è facile scegliere la più idonea. Il magnesio è presente nella frutta secca (noci e mandorle), cacao, cereali, legumi, carne, latte; il potassio invece sta in cereali, ortaggi, legumi, frutta, (in particolare banane), pesce e patate. Il sodio si trova in molti cibi e nel sale da cucina, per cui bisogna essere attenti a non assumerne troppo; il cloro è presente nel sale da cucina, nei pomodori e nel sedano, mentre il fosforo si trova nel latte e nel pesce. Seguendo le regole di un’alimentazione sana e variata, a base di carni bianche, pesce, frutta e verdura, si è certi di assumere tutti i nutrienti di cui il corpo necessita.
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