Dall’importanza troppo spesso sottovalutata, il tessuto adiposo rappresenta una parte integrante del corpo e assume un ruolo centrale per la sopravvivenza delle persone. Tale tessuto composto prevalentemente da cellule definite adipociti, infatti, serve come contenitore di energia dal momento che queste cellule sono responsabili della sintesi dei trigliceridi e della formazione di glicerolo e acidi grassi.
I grassi contenuti nel tessuto adiposo provengono sia dagli alimenti consumati sia dalla trasformazione di natura chimica di materie contenute negli adipociti (che, generalmente, hanno una grandezza minima di 20-30 nm e non superano i 150 nm). Parlando della variazione chimica, ecco che viene introdotto un altro compito decisivo del tessuto adiposo, ossia quello di dividere le molecole che regolano la stabilità ormonale, metabolica e relativa al cuore.
In aggiunta ai lipidi, il tessuto adiposo comprende acqua, collagene e glicogeno.
Un aspetto da sottolineare è che il tessuto adiposo varia negli uomini e nelle donne. Nei primi, ad esempio, tende a concentrarsi nel viso, nel collo e nell’addome che si trova sopra l’ombelico. Al contrario, nelle donne l’organo adiposo è piuttosto presente nei glutei, nei fianchi e nella parte della pancia localizzata sotto l’ombelico.
Contrariamente a quanto si possa pensare, il tessuto adiposo non è tutto uguale. Esso si divide in bianco e bruno e ciascuno di questi ha una funziona e una conformazione che differisce dall’altro.
L’elemento in comune tra i due tessuti adiposi è una cellula progenitrice che viene definita pre-adipocita, la quale dopo delle comunicazioni cellulari può trasformarsi in bianca o bruna.
Ma entriamo nel dettaglio dei due tessuti e vediamo quali sono le differenze che intercorrono tra essi.
La principale caratteristica del tessuto adiposo bianco è la notevole grandezza degli adipociti che raccolgono i trigliceridi in un’unica goccia lipidica di notevoli dimensioni. Da ciò, il nome di tessuto uniloculare, dove tale goccia sposta il nucleo e gli organuli verso le estremità della cellula.
La goccia di lipidi non è ricoperta da membrana e tende a ricambiarsi nel tempo. Nel momento in cui abbiamo bisogno di energia i lipidi sono estratti dagli adipociti, mentre il consumo di cibo fa sì che i grassi siano reintegrati e che l’energia sia di nuovo immagazzinata.
Il tessuto adiposo bianco consente all’energia di essere conservata nel corpo e funge da isolante termico contro l’esterno. A questo proposito, coloro che sono dotati di una maggiore quantità di questo tessuto sentiranno meno freddo d’inverno e viceversa nel periodo estivo. Inoltre, la struttura in considerazione fornisce una copertura a degli organi fondamentali per l’uomo (cavità oculari o reni per citarne due), assumendo il ruolo di “cuscinetto”.
Se in quello bianco gli adipociti mostrano una sola goccia di materiale lipidico, il tessuto adiposo bruno presenta diverse gocce di grasso (tessuto multiloculare) e un numero elevato di mitocondri, cioè cellule necessarie per la regolarizzazione del metabolismo e per lo sviluppo di energia. Sono proprio i mitocondri, a cui si associa la rilevante vascolarizzazione, a conferire un colorito bruno al tessuto.
In questo caso, il nucleo si trova in posizione centrale e assume una forma rotonda. L’incarico primario del tessuto adiposo bruno è quello di incamerare scorte da trasformare in calore per il corpo. Le cellule brune bruciano i grassi per creare energia termica e riscaldare l’individuo. Dove le cellule bianche immagazzinano energia, quelle brune le dissolvono. Non è un caso, infatti, che il tessuto sia piuttosto presente nei neonati, come scudo che li protegge dal freddo.
Negli adulti, il tessuto adiposo bruno è localizzato in prevalenza sotto le ascelle, nella zona pubblica e sottoscapolare. Per di più, le persone che soffrono di obesità ne sono meno provviste dato che la perdita di peso è collegata a un maggiore fermento delle cellule brune.
La prima strategia da perseguire è ridurre l’apporto calorico e seguire una dieta adeguata. Tuttavia, è solo integrando un piano alimentare corretto con dell’attività fisica regolare che si potranno ottenere i risultati sperati. Diminuire la quantità di calorie ingerite, difficilmente condurrà a un restringimento del tessuto adiposo, che, invece, potrà essere raggiunto facendo sport o camminando tutti i giorni.
Appiattire il proprio tessuto adiposo, però, può rivelarsi un’operazione molto difficoltosa, per tutta una serie di motivi. In questi particolari casi, è la chirurgia a venire incontro alle esigenze delle persone e a regalargli l’aspetto estetico desiderato. Per chi non volesse ricorrere alla tradizione chirurgia plastica, la VaserLipo effettuata da VaserLipo Europe può rivelarsi un ottimo alleato. Si tratta proprio di un intervento mininvasivo che va a eliminare il tessuto adiposo in eccesso.
Abbiamo visto cos’è il tessuto adiposo e quali sono alcune ipotesi per rimuovere quello di troppo. Capire da cosa è costituito e quali sono le sue tipologie è essenziale per comprendere come poterlo ridurre. In definitiva, nonostante questo tessuto sia abbastanza trascurato, esso gioca un ruolo decisivo nel benessere della persona sia fisico che psicologico.
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