easyJet cambia le norme sui bagagli
Novità per chi viaggia con easyJet. La compagnia aerea low cost si adegua alle norme già introdotte due anni fa da WizzAir e Ryanair che consentono in cabina, senza supplemento, solo una piccola borsa da collocare sotto al sedile davanti. Le nuove regole sul bagaglio a mano di easyJet entrano in vigore da oggi 10 febbraio. Stop quindi al trolley gratuito in cabina. La compagnia easyJet ha cambiato il proprio regolamento sui bagagli a mano limitandone le dimensioni per poterli ancora recare con sé senza supplemento rispetto al costo del titolo di viaggio.
La compagnia britannica, a differenza delle altre, consentiva ancora di portare in cabina e sistemare nella cappelliera un bagaglio “grande”, di solito un trolley, delle dimensioni massime di 56x45x25 centimetri. Parliamo di un trolley in grado di contenere tutto il necessario per un fine settimana fuori porta o un viaggio di pochi giorni. Un’opportunità gradita e sfruttata dai passeggeri a livello internazionale, in particolar modo da studenti e giovani che si concedevano una breve vacanza o un fine settimana alla scoperta dell’Europa.
Da oggi, invece, cambia le regole e ora easyJet consente di avere con sé in cabina senza supplemento solo un bagaglio a mano di dimensioni massime di 45x36x20 cm da collocare non più nella cappelliera ma sotto al sedile di fronte a quello del passeggero. Rimane la possibilità di avere in cabina un bagaglio a mano grande, cioè il classico trolley di dimensioni massime di 56x45x25 (incluse maniglie e ruote), per quei passeggeri che acquistano un biglietto Extra legroom o Up Front che già prevede un costo aggiuntivo. Così il bagaglio continuerà a essere riposto nella cappelliera. Inoltre i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto FLEXI e i possessori di carta easyJet plus potranno recare a bordo due bagagli.
In tutti gli altri casi, i bagagli andranno imbarcati nella stiva pagando il relativo servizio che, nelle compagnie low cost, è in aggiunta al prezzo del biglietto di volo. Anche easyJet adotta, quindi, le regole già introdotte dalle altre compagnie, un modo per ottenere un ricavo aggiuntivo sul costo già minimo dei biglietti e un’operazione utile per agevolare e velocizzare le operazioni di imbarco.